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10 per l'idea, ma...
10 per l'idea, ma...
L'idea del reduce del vietnam, che torna orribilmente sfigurato, e carico d'odio verso tutto il sistema e' particolarmente azzeccata.
La lettura scorre veloce ed in pochissimo tempo si viene carpiti dalla trama affascinante e curiosa.
I due personaggi principali sono originali e ben delineati. la detective Vivien Light cazzuta e decisa ma estremamente affascinante e complessa. Il giornalista Russel Wade , maledetto, autodistruttivo, complesso, oscuro.... In cerca di se stesso, di uno scopo ma sopratutto della redenzione.
Il libro nel complesso scorre fin troppo veloce, ed e' proprio questo il suo limite, se da un lato non ci sono momenti di noia o pause, dall'altro si ha l'impressione di troppa "frettolosità".
Quindi il buon Faletti ha avuto una grande idea ma poca voglia di svilupparla.
Senza fare alcuno spoiler dico: il finale sopratutto lascia perplessi!
Il cerchio si chiude in troppe poche pagine, e l'autore ci lascia con troppo domande e troppo interrogativi.
Troppe curiosità non vengono colmate, e particolari che andavano esplorati meglio sono solo accennati.
lettura consigliata a tutti i fan di Faletti, a tutti i "malati" dei telefilm americani, ed anche a quelli a cui piacciono i gialli o i thriller alternativi.
Indicazioni utili
Io uccido
I fiumi di porpora.