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I TRE LIVELLI DEL SEGRETO
Il nuovissimo thriller di Carrisi era una delle uscite che più attendevo. Dopo avere letto i suoi meritatissimi precedenti successi "Il suggeritore", "L'ipotesi del male", e "Il tribunale delle anime", avevo delle aspettative molto alte sul libro. Il cacciatore del buio non le ha deluse.
La storia è come sempre estremamente articolata, un valzer diabolico che contagia tensione con le sue note taglienti. È il seguito del "Tribunale delle anime", e i due protagonisti saranno Marcus e Sandra Vega, i due personaggi principali del prequel. Sin dalle prime pagine si riconosce lo stile di Carrisi: una storia raccontata da più punti di vista, che fa entrare nella trama appena lette le prime righe. Da un lato esploriamo i ricordi di Marcus, il quale viene addestrato da Clemente, e allo stesso tempo seguiamo le indagini su una serie di omicidi i quali hanno come vittima delle coppie. A partecipare all'indagine sono ovviamente Marcus, in veste di penitenziere, e Sandra, in veste di agente di polizia. Gli indizi che reperiscono i due si incastrano tra di loro per dare forma a un immenso mosaico, da ricostruire tassello dopo tassello. Ritroviamo il caro tema dell'indagine sulla natura del bene e del male, e sull'inquietante affinità tra chi è buono e chi è malvagio, stavolta delineata anche a livello religioso. Meno inquietanti le vicende di Marcus e Sandra rispetto a quelle di Mila Vasquez, le loro indagini su una persona concreta ci smuovono meno rispetto a quelle sulla figura evanescente del suggeritore.
Quando Carrisi scrive coglie le percezioni principali dei principali, e le riporta efficacemente. Suoni, immagini, paure, ricordi, tutto riportato per dare toni epici alla lettura. Troppo epici a volte però. C'è un'eccessiva solennità in alcuni passaggi, a discapito dell'introspezione psicologica dei personaggi che risulta essere un po' troppo affrettata.
Comunque la capacità di scrittura di Carrisi, specialmente nel tessere trame estremamente complesse, è decisamente fuori dal comune. Seppur non ancora in grado di caratterizzare i personaggi come è capace Stephen King o Thomas Harris, il nostro scrittore italiano si difende bene nel panorama internazionale. Una scrittura diretta e magnetica è il suo punto di forza, se si vuole provare il genere Carrisi è la soluzione migliore!