Dettagli Recensione
ALLE RADICI DEL MALE
Non si può certo dire che questo autore non sia originale. Anche in questo secondo lavoro Costantini è riuscito a regalarci un thriller di alto livello con uno stile molto personale, facilmente distinguibile. Personalmente amo questa interpretazione del genere poliziesco, con una cura molto attenta del contesto socio-politico, per poi cucirci sopra una storia di fantasia come un abito su misura.
Questo romanzo può aiutare a far chiarezza su avvenimenti realmente accaduti, che sono stati in qualche modo distorti dai servizi segreti del tempo. Stiamo parlando dei difficili anni 70/80, dove ancora l’opinione pubblica poteva essere facilmente pilotata e deviata dalla verità. Costantini ci propone una sua interpretazione, molto credibile, di avvenimenti come l’uccisione di Mattei, l’ascesa di Gheddafi e di altri fatti altrettanto significativi, che nel contesto della storia sono sapientemente incastonati.
La storia che ci propone non è altro che il sequel del precedente libro, anche se in realtà si tratta di un “ritorno al passato” della vicenda raccontata nel primo lavoro. La mole del libro potrebbe spaventare qualche lettore, ma posso assicurare che questo romanzo necessita di tutte le 700 pagine, in quanto la vicenda ha innumerevoli collegamenti che hanno bisogno dei dovuti chiarimenti. Le prime cento pagine possono risultare per qualcuno un tantino pesanti, ma poi tutto prende il giusto ritmo e non si vede l’ora di arrivare alla fine. Ora aspettiamo l’ultimo capitolo, che nel frattempo è già uscito in libreria! Il male non dimentica.
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