Dettagli Recensione
Io non esisto più. Sono un fantasma.
Avevo questo libro nello scaffale, ancora incellophanato, intatto.
Ho pensato che per omaggiare la scomparsa di un grande artista come Giorgio, non potevo far altro che leggere quel libro che avevo comprato anni prima e lasciato “solo” sopra lo scaffale.
Ciao Giorgio.
Sin dalle prime pagine si crea un senso di rabbia e di vendetta per un uomo ferito nell’anima e nella pelle. Siamo amici, complici e condividiamo gran parte dei suoi pensieri, dei suoi timori, della sua delusione verso il mondo e verso il suo paese, che non l’ha difeso.
“L’uomo guerriero in tempo di pace combatte sé stesso” e il suo passato aggiungerei io.
Perché è così, non si può cancellare un passato tragico come la guerra del Vietnam, evento che segnerà per sempre Wendell.
Dopo un inizio toccante nel passato arriviamo ai giorni nostri e ad un delitto apparentemente innocuo. Un uomo murato vivo circa 15 anni prima.
Così iniziano le ricerche della detective Light, donna forte ma al contempo molto fragile, che ostenta la sua forza con ogni mezzo. In questa strana avventura (strana, forse un po’) conosceremo vari personaggi con le loro sfaccettature: Russel Wade, un uomo in cerca di se stesso; Padre McKean, fondatore di Joy e uomo dal cuore generoso; Alan Bellew, capitano della polizia che sa il fatto suo.
Tutte le vicende si snocciolano velocemente e con un buon ritmo, complici le disavventure dei nostri personaggi chiave e degli attentati. Peccato per quelle ultime pagine, 2-3 che siano, perché lasciano l’impressione che l’autore abbia voluto concludere l’opera con fin troppa fretta.
Il risultato è comunque buono, con un impostazione che non si differenzia molto da “Io Uccido”.
Indicazioni utili
Appunti di un venditore di donne