Dettagli Recensione
TROPPE OMBRE!!
Nel libro in questione , l’autrice vuole trasmettere al lettore il concetto del dualismo luce-ombra che ogni persona racchiude in sé. Ed in questo senso devo dire che l’intento è riuscito. Ogni personaggio menzionato nel libro viene svelato attraverso questo dualismo.
A mio avviso risulta essere anche un punto debole della trama, l’autrice spinge in modo paradossale su questo punto, tanto da far sembrare ogni personaggio, affetto da una sorta di schizofrenia.
Viene calcata talmente la mano, da caratterizzare ogni personaggio alla stregua di un paziente psichiatrico (qualcuno lo è davvero…)
L’atmosfera che si respira durante la lettura è pesante, non tanto per le vicende narrate che sono davvero esigue e poco particolareggiate, proprio per la continua ripetizione del concetto sopra-citato.
Ecco che Eleonora rimasta paraplegica in seguito ad un’ incidente stradale dove ha perso la vita il suo fidanzato, continua a scrivergli lettere che chiude poi in un cassetto, tramando vendetta alle spalle della sorella gemella Marlene che, a sua volta l’ha tradita proprio con Roberto.
Le stesse sorelle trascinano traumi importanti dovuti ad un’infanzia infelice con un padre alcolista e violento.
Lo stesso psichiatra che segue Marlene, sofferente non solo per la figura paterna, ma anche per il successo sempre avuto dalla sorella che l’ha sempre fatta rimanere in disparte, nasconde al di sotto dell’apparente tranquillità d’animo e razionalità, un problema deontologico e del proprio vivere quotidiano, che lo fanno apparire non certo come il cavaliere senza macchia.
Ecco che mi ritrovo ad arrancare faticosamente tra le pagine, nonostante il libro sia composto solo da poco più di duecento pagine.
Non manca nemmeno l’aspetto thriller, nel quale una persona si ritrova legata come una salamella stile mummia egizia, con il capo grottescamente girato forzosamente da un lato, in un ambiente chiuso, senza che il lettore abbia indizi su chi sia e perché si trovi in quelle condizioni.
Frettolosamente e semplicemente il finale svelerà gli arcani della “complicatissima” vicenda, verrà fatta luce e magicamente, tutte le ombre con tutto ciò che di enigmatico e problematico, portano con sé, spariranno, con un finale da , “tarallucci e vino”, che poco si addice alla linea della trama tenuta fino ad allora.
Lo stile di scrittura semplice, molto ripetitivo, con personaggi poco credibili, con anche qualche errore di trascrizione o di stampa, mi ha infastidita parecchio.
La copertina, con riportata una maschera stile "carnevale di Venezia" , così barocca,con questo aspetto esteriore così platealmente visibile, con il nero e l'oro in risalto e l'occhio vuoto, con un ombra nera all'interno, continua a calcare la mano sul concetto ripetuto costantemente in tutta la storia, non mi è piaciuta proprio.
Il libro non è stato di mio gradimento, quindi non ne consiglio la lettura.
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Commenti
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Le motivazioni che hai portato sono molto convincenti. La vera letteratura, come ogni altra forma d'arte, si regge su un delicato equilibrio, 'senza nulla che pesi o che posi'. La ridondanza, il calcare la mano, i colpi di scena non coerenti... sono indice di livelli bassi: le trovate cercano malamente di riempire quel vuoto causato dalla mancanza di idee.