Dettagli Recensione
Un mare di idee seminate in questo libro
C'è molta intelligenza seminata in questo romanzo noir, a partire dal ritmo che dipana il racconto in una manciata di giorni in una Milano dettagliata raccontata in due momenti storici diversi che si scontrano, si accavallano e che non si miscelano mai completamente. C'è l'idea sottile, affilata di far partire il protagonista ruvido e sbandato negli anni 80 con vicende di strada, di espedienti che culmina in uno svenimento... Al suo risveglio che avviene in un bagno di un teatro si apre la genialità creativa dello scrittore di aver lasciato un buco temporale di quindici anni e di lasciare il protagonista senza memoria, attonito, a dover capire cosa sia successo, dove si trovi e quale sia la sua vita. Ne ha fatta di strada in quindici anni, sono cambiate molte cose ma nessuno sa perché, e' chiaro solo che c'è stato un omicidio e Lui ne è coinvolto...forse. Non è più sbandato, ora e' fidanzato con una donna che non conosce ma che è l'unica che possa aiutarlo perché e' in pericolo, qualcuno lo vuole uccidere. Ora è affermato, ricco, ma non ha memoria di chi lui sia, ma sa che c'è qualcosa di strano non si ritrova ed ha paura. La paura che congela, la sensazione di non avere conoscenza di niente di non sapere che lavoro fai, dove vivi, chi sono i tuoi amici e di chi possano essere i tuoi nemici, manca il fiato pensare che le uniche certezze non ci siano, semplicemente. Da qui la vicenda, la ricerca della memoria e l'istinto di sopravvivenza per comporre un puzzle che porti a sfuggire, a capire, a salvarsi, a ricordare.
Infine come filosofia, immaginare l'equilibrio fra due punte di coltello contrapposte che premono una contro l'altra e che possono ferire...
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Il libro merita...
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