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UN URBAN FANTASY REALISTICO
Mi danno fastidio molte cose e una tra le quali è il pregiudizio. Di cui a volte -inconsapevolmente, lo giuro!- ne faccio uso. Quando ho letto la trama ho pensato: una copia di twilight senza alcun dubbio! Così ho lasciato Cuore nero a farsi la polvere per un pò prima di iniziarlo a leggere.
Cosa di cui mi sono pentita.
Cuore nero è un libro urban fantasy che tratta di umani che vengono dissanguati dai vampiri, i quali sono spolverati dai cacciatori, che a loro volta si nutrono di mente umana. Ho sbagliato clamorosamente!
Qui non abbiamo i vampiri luccicanti di twilight che puzzano per le umili narici dei licantropi.
Non siamo neanche davanti a The vampire diares e le altre saghe più o meno simili in cui i vampiri sono passionali, vendicativi, desiderosi di, no! Qui siamo alle prese con dei morti.
O comunque l'autrice tenta di farli sembrare morti, anche se a me son parsi (dal primo all'ultimo) vivi. Dobbiamo fare molti passi indietro però.
Com'è nato Twilight?
Si può dire che esso sia stato il precursore della favolosa passione vampiresca?
Buffy lo smentisce.
Ed è qui che ci siamo.
Siamo alla presenza essenziale di morti-non-morti e di umani-assassini-di-morti-non-morti.
Max è l'unico vampiro che può uscire ala luce del sole per una serie di fatti importanti che dovrete ricavarli però da soli. Lui (sì, come Edward Cullen), annoiato dall'eternità, cerca di passare il tempo andando da scuola a scuola. Fino a fermarsi a Palmi, dove incontra lei:
Giulia, una ragazza di diciassette anni come tante. Un pò tropo chiassosa, paladina dei più deboli ( che siano ragazzini o farfalle intrappolate), scontrosa, burbera e innamorata.
«Intanto ti va di diventare la mia ragazza?»
«Nemmeno morta.» Lui rise di nuovo, per nulla offeso. «Cosa c’è che non ti piace di me? Francamente, non penso di avere nemmeno una virgola fuori posto.»
«Ma molti punti interrogativi, esclamativi e perfino qualche parentesi tonda.»
Innamorata di un ragazzo che prima non la fila per niente. E poi l'ha illusa, baciata, allontanata, considerata come la peste, umiliata, scansata, evitata e poi...magicamente...vuole rifrequentarla?
"Non gli chiese dove stavano andando.
Non gliene importava.
Si sentiva pericolosamente disposta a mandare a quel paese ogni resistenza.
Per un giorno, solo per un giorno, poi torno a mordere."
Max la rivuole quando improvvisamente appare Victor. Un vampiro? Un umano? No. Niente di tutto ciò. Il libro è un intreccio di personaggi, tragedie, vittime, gelosie e intrighi che saranno in pochi quelli ad annoiarsi.
La cosa che mi è piaciuta di più di tutto però, è (e in questa mia rivelazione noterete tutta la mia stranezza) che questo urban fantasy è vero. Scritto in modo molto realistico. Soprattutto all'inizio, quando Giulia è occupata con i suoi drammi adolescenziali. Quando le sue uniche preoccupazioni erano: Perchè lui non può innamorarsi di me?
Un urban fantasy realistico?
E chi se lo lascia scappare?
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Commenti
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Inoltre aspetto anche io con ansia Cuore nero due, così tanto che ho chiesto personalmente all'autrice l'uscita del libro... e qui un SOB a lettere cubitali perchè ha detto che per ora non crede sia possibile :(
Ti consiglio L'orgoglio dei Richmond. Sempre della stessa autrice.
Io l'ho trovato bellissimo.
Forse il migliore tra i suoi, ma probabilmente perchè mi piace molto di più il genere romanzo storico.
Leggilo, leggilo e leggilo!
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Intanto, grazie a questo racconto, ho scoperto un nuovo scrittore . Hai mai letto i due libri di Odyssea? te li raccomando caldamente. Non ti pentirai nel leggerli!