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OMBRE DISTORTE
Eleonora e Marlene sono due gemelle, due sorelle, due facce della stessa medaglia.
Sono giovani, sono belle, sono identiche… solo una cosa le differenzia: una carrozzella.
A seguito di un incidente Eleonora convive da anni con una carrozzina; bisognosa di aiuto di terze persone, per le più piccole cose della vita quotidiana, affronta la sua nuova vita con grande forza d’animo, almeno apparentemente… nella realtà, quella del suo Io più profondo, la sua Ombra la sta sovrastando, la rabbia per una vicenda del suo passato, sta venendo fuori in tutto il suo splendore devastante. Vittima o carnefice?
Marlene subisce da sempre il fascino e il carisma della sorella, anche ora che non ha più l’uso delle gambe, riesce ad attirare l’attenzione di tutti, come da piccole, nulla è cambiato: lei era la più bella, la più brava, la più simpatica, la più. E’ stanca di questo rapporto basato su rancori inespressi e sulla vicenda che ha segnato la loro infanzia, la loro famiglia… ne parla sempre col dottor Rosati, ha una rabbia dentro che sembra volersi manifestare nel modo peggiore da un momento all’altro. Vittima o carnefice?
Nella vicenda ci sono anche altri personaggi, Roberto, il ragazzo cui Eleonora scrive lettere che non verranno mai spedite, Pietro, il vicino di casa tanto carino e disponibile, Johana, la ragazza di Pietro, Don Venanzio, parroco nonché amico di famiglia delle gemelle… ognuno con la propria Ombra che li guida nelle loro azioni, nelle loro parole, nella loro vita.
Il confine tra vittima e carnefice è veramente molto labile, Luce e Ombra, Bene e Male sembrano convivere in ognuno di loro, di noi… quanto è facile superare il confine? Quanto è facile/difficile convivere con la propria Ombra? Quanto è facile farsi vedere agli occhi degli altri come vittime ed essere in realtà carnefici?
La vita quotidiana è piena di questi errori di giudizio, basta aprire un giornale per leggere che un marito modello ha ucciso moglie e figli per poi uscire di casa come niente fosse…
Capitoli brevi ma concisi che danno vita a una storia che fa riflettere, all’inizio può esserci un po’ di confusione, non si capisce mai chi sia vittima o carnefice, ma piano piano ogni tassello va al suo posto e il finale lascia posto a un solo vincitore: Ombra.
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Francy, se vuoi te lo invio volentieri! :)
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