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Sogni di sangue
 
Sogni di sangue 2014-05-27 14:53:42 aislinoreilly
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
aislinoreilly Opinione inserita da aislinoreilly    27 Mag, 2014
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Inaspettato.

Il nome Lorenza Ghinelli non mi diceva nulla prima di leggere questo romanzo, invece pare proprio che sia una scrittrice capace e da non sottovalutare.
Piccola nota biografica: Lorenza nasce a Cesena nel 1981, si laurea in Scienze della Formazione e, successivamente, prende un master in Tecniche della Narrazione. Autrice di racconti, poesie, opere teatrali e cortometraggi, con il libro intitolato "La colpa", arriva addirittura finalista al Premio Strega 2012.
"Sogni di sangue" è un thriller piuttosto avvincente e dal titolo avrei detto fosse il solito horrorino scarno e scontato.
La trama: Il protagonista è un Forrest Gump dei giorni nostri, un bambino che si chiama Enoch che vive con dei tutori di metallo che lo rendono facile preda delle cattiverie dei compagni di scuola. Abbiamo quindi i soliti bulletti e il solito protagonista sfigato che viene maltrattato, fin qui niente di strano. La particolarità di questa storia sta nella modalità di vendetta di quest'ultimo. Durante la notte, infatti, è protagonista di strani sogni nella quale lui si ritrova sotto forma di coccodrillo e finisce sempre per aggredire uno dei suoi "persecutori". Il mattino successivo, si scopre che effettivamente è successo qualcosa al bullo che è stato sognato da Enoch ed inizialmente lui non riesce a collegare il suo sogno con gli strani avvenimenti a dir poco "casuali". Il piccolo Forrest quindi, si vendica sì, ma inconsciamente e si scoprirà che parte del merito di questo suo strano potere sarà della madre. Ovviamente mi fermo qui e non aggiungo altro, sennò che gusto c'è? :P
Ho trovato il tutto molto carino e coinvolgente, uno inizia a leggere e pensa di essere incappato in una storiuncola ma alla fine è scritto bene, si legge da solo e i risvolti sono molto interessanti. Fa sempre piacere leggere di un protagonista bistrattato che non è sempre la vittima arrendevole che alla fine dei conti ci rimette sempre.
Non ho molto altro da dire, è un libro molto carino e non lascia molti quesiti finali visto che tutto si risolve da sé. Interessante l'introduzione di un po' di simbologia egizia, infatti, vi starete chiedendo perché doveva sognare di essere proprio un coccodrillo e non un altro animale. Una definizione ufficiale l'ho trovata su Egittologia.net, ve la incollo qui a titolo informativo: "Il suo nome significa “che veglia su di te” Quindi, protettore contro le avversità ed i torti ed anche con capacità di guaritore."
Concludo quindi e vi consiglio di leggerlo, è piccolo ed è molto piacevole. :) Alla prossima.

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