Dettagli Recensione
Un romanzo storico ben curato
È necessario premettere che a chi non conosce nulla o quasi di Dante né ha mai letto un verso della sua Commedia il libro potrebbe sembrare noioso se non privo di senso. È forse questa l'unica pecca (se così si può chiamare) di un romanzo che nel complesso ha una trama ottimamente sviluppata e si contraddistingue per una piacevolezza nella lettura. Il prof. Fioretti, da buon letterato, ha incluso nel libro riferimenti storici e letterari in gran quantità (per chi non ne sia convinto, si legga la postfazione dell'autore stesso). Pertanto anche la ricostruzione storica ne esce fortemente obiettiva e veritiera: il lettore si può facilmente immedesimare nel mondo Trecentesco antecedente alla peste, senza mai esserne annoiato. Pure se la casa editrice in questione non di rado pubblica romanzi storici soltanto presunti tali, "Il libro segreto di Dante" fa parte di quei romanzi storici degni di questo nome. Inoltre è impossibile restare impassibili di fronte al "mistero" dei novenari descritto nel romanzo. Ebbene, qualcuno può dire che lo stesso studio potrebbe benissimo essere applicato a qualsiasi altra opera; tuttavia credo non esista un libro più misterioso e affascinante della Divina Commedia, considerata anche l'epoca in cui è stato scritto. Insomma pur essendo partito con un pregiudizio negativo riguardo questo romanzo, posso dire di essermi smentito sin dalle prime pagine. Nel complesso, se deve essere ricercata qualche critica, forse è nel modo in cui certe sequenze dialogiche assumano troppo la forma di un saggio (proposizioni lunghe, spiegazioni necessarie ai moderni non certo ai medievali...) e nella nota stonata del cesareo descritta nelle ultime pagine, non giustificata dall'autore nemmeno nella postfazione, in cui tra l'altro ammette la forzatura anacronistica. Ma tutto sommato, questi son dettagli tecnici.