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Il cane di terracotta
Questa è la seconda opera che vede protagonista Montalbano ed anche se il primo amore non si scorda mai questo libro tocca davvero le alte sfere letterarie.
È un giallo a tutti gli effetti caratterizzato da due filoni di indagine, una prettamente inerente a fatti di mafia attuali, l'altra dalla soluzione di un intricato rompicapo che riguarda la morte di alcune persone nel '43.
In questo romanzo Camilleri descrive a 360° il commissario Montalbano, portando il lettore a volte ad entrare in empatia col personaggio ed a volte a criticarne il cinismo e la dedizione al lavoro.
Inutile dire altro ma la maestria dell'autore nel costruire trame seppur semplici altrettanto complicate per quanto concerne la vena gialla dell'opera. Ma la verità è un'altra...abbiamo si tra le mani un ottimo giallo ma nulla sarà paragonabile alla vena giallo-romantica con cui Camilleri ci ipnotizza, Montalbano diviene un cobra incantatore ed il lettore si lascerà vincere dalla magia di un libro encomiabile.
Alla fine non saprei se ringraziare Camilleri o Montalbano due facce della stessa medaglia, tra di loro c'è un legame indissolubile, non si può separare l'autore dal suo protagonista, seppur in altre opere questo scrittore ha dimostrato di essere eccelso anche senza il nostro Salvo. Ehy e se fosse che noi lettori non godremmo di tanto piacere nel leggere senza Andrea e Salvo?
Buona lettura a tutti.
Propongo Sciascia e Camilleri tra le letture obbligatorie scolastiche.
Syd
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