Dettagli Recensione
Dopo lunga e penosa malattia
Il dottor Carlo Lonati viene chiamato in piena notte per un'urgenza: il paziente lo conosce bene, è il notaio Luciano Galimberti. Può solo constatarne la morte per infarto. Ma c'è qualcosa che non lo convince. Il dottore non può fare a meno di indagare: vuole sapere se il suo vecchio amico è davvero morto per cause naturali. L'indagine è concentrata in una settimana, tra le esitazioni dell'improvvisato detective e il moltiplicarsi di tracce e confidenze, fino al colpo di scena finale.
Vitali è magistrale per come sa ordire le situazioni e descrivere la provincia, ma questo giallo non convince. La limpidezza della scrittura brilla sempre, ma stavolta non basta a tenere alto il morale.
La figura del medico è riuscitissima, come quella del notaio, solo che l'attacco cardiaco e la continuazione del libro, non hanno coerenza narrativa.
Il farmacista gioca in un ruolo che vuole essere detonante, ma invece è slegato dalla funzione che l'autore gli ritaglia addosso.
Non c'è un filo che leghi saldamente i pezzi della trama.
Vitali è un grandissimo scrittore, capace di grandi sguardi, soprattutto in direzione delle latebre del cuore umano. Come giallista, però, non arriva a dare al lettore quel senso di completezza a cui ci ha abituato.
Il finale è frettoloso e incompiuto.
Buona lettura:)
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