Dettagli Recensione
un giallo sensibile
Seconda indagine per l'investigatore capo di Porta Venezia, Arrigoni.
Questa volta la penna di Crapanzano ci porta nella Milano del 1952 (due anni dopo l'ambientazione del primo libro). I protagonisti sono gli stessi, il nucleo di poliziotti del commissariato di Porta Venezia e la cittadinanza milanese che, in un periodo di lenta rinascita della loro città cercano di rimarginare le ferite lasciate dalla Guerra.
Il libro comincia con una giovane e bellissima donna, trovata senza vita e con un vistoso taglio nella casa dello zio.
Le indagini di Arrigoni sul caso lo porteranno ad immergersi nel mondo delle "case chiuse", seducente e pericoloso, frequentato da persone insospettabili che riversano qui passioni e sentimenti!
Come detto nel primo libro "il giallo di via Tadino", di Crapanzano colpisce la sua sensibilità per i personaggi, descritti in maniera semplice e di facile immedesimazione, dei paesaggi urbani milanesi, in un periodo storico difficile e molto ben documentato. Ma colpisce l'umanità dell'autore sul rispetto delle vita, delle difficoltà delle persone e sui valori.
Questa volta il colpevole è di più facile individuazione rispetto al libro precedente ma, rimane comunque un giallo godibilissimo!!!
Consigliato agli amanti del genere!!!
Buona lettura