Dettagli Recensione
UN THRILLER TERAPEUTICO
Credo che questo libro non si possa classificare come un semplice thriller, ma molto di più. La sua lettura mi ha messo di fronte ad interrogativi che vanno oltre la soddisfazione di aver letto un thriller di altissimo livello, con una storia raccontata seguendo tutti i canoni di questo genere; suspence, ritmo ed intrigo.
Carrisi è riuscito a insinuare in me il dubbio se il male è la conseguenza del bene e/o viceversa.
Se al mondo esistesse una sola persona; sarebbe buona o cattiva, senza un metro di paragone? E inoltre ci sono comportamenti classificati “sbagliati”, che si possono in qualche modo giustificare perché hanno un fine nobile. Non mi riferisco alla solita piccola bugia, ma ad atteggiamenti palesemente violenti, che se guardati magari sotto un'altra ottica possono in qualche modo addolcire la gravità del fatto. L’esempio riportato nel libro è emblematico di come possa cambiare il nostro giudizio dopo aver visto una leonessa uccidere piccoli di zebra. Subito ci apparirà come una spietata assassina; ma poi vedendola portare il frutto della sua violenza ai propri cuccioli, capiremo che il suo comportamento era in funzione della sopravvivenza della sua stessa prole e ci apparirà come una mamma premurosa.
L’ipotesi del male è come un tarlo che pagina dopo pagina ti entra dentro ed inizia ha minare le tue convinzioni, non sai più quali sono i metri di valutazione; inizi ad accettare l’ipotesi del male; ma poi ti accorgi che stai cascando nella trappola che Carrisi a preparato per il suo finale.
P.S - Avrei voluto dare un bel "10+10+10", ma mi sono dovuto accontentare di un "5+5+5" - Pazienza!!
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Commenti
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Anch'io concordo pienamente con il voto.
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anche io, quando l'ho letto, non mi accontetavo di scrivere 5+5+5