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ZAMPA DI ROSPO, MANDRAGOLA E ALI DI PIPISTRELLO
Ecco tre ingredienti d’intrugli magici-stregoneschi tipici dei libri che parlano di streghe, ebbene: dimenticatevene!!
Questo romanzo, che di thriller ha ben poco, narra la storia di Battistina, bambina dagli occhi magnetici, nata nella notte della vigilia di Natale del 1575, dopo il brutale assassinio del padre.
La piccola ha solo dodici anni quando viene chiamata a servizio da una donna di una delle famiglie più ricche del paese, siamo in un borghetto abbarbicato nell’entroterra della Repubblica ligure di fine ‘500, immaginatevi pertanto differenze abissali nei modi di vivere delle persone agiate e delle persone meno abbienti; è proprio nella casa di Isotta Stella che Battistina entra in contatto con altre donne che si reputano streghe: ma saranno davvero streghe o sono solo donne che per esperienza e per cultura personale, grazie alla lettura di libri sulla materia, conoscono le erbe, le loro proprietà benefiche e di conseguenza il modo per curare malanni o problemi di salute, come una storta, un braccio rotto o quant’altro?
Non la pensano di certo così a quei tempi (ma come?? Donne che sanno leggere??? Che guariscono come e meglio di un cerusico??? Giammai!!!! Eresia e stregoneria, sarà opera del diavolo!!!!) e gli strumenti di tortura descritti in questo libro e costruiti per far confessare a queste donne qualsiasi cosa di cui le si accusi, sono strumenti barbari sinonimi dell’ignoranza umana, che in ogni secolo ha dato espressione di sé nei modi più disparati.
Nonostante l’argomento trattato sia presentato in maniera molto dettagliata e risulti coinvolgere l’interesse del lettore, ho trovato spesso alcune pecche che a tratti mi hanno fatto storcere un po’ il naso: la narrazione infatti è ricca di termini a volte un po’ troppo rozzi e volgari, soprattutto considerando che stiamo parlando di una bambina; il finale poi è un ? enorme: oltre ad essere uno di quei non-finali, è come se non seguisse alcun filo logico nella trama, non si inserisce per niente nel contesto!
A parte queste piccole considerazioni personali, lo consiglio agli amanti del romanzo storico, è un buon diversivo tra un thriller e l’altro!
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Commenti
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@giulia non è l'ennesima saga, pensa che questo libro ha i suoi anni!!!
@Eva bella domanda!!!! :*
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