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Quis custodiet ipsos custodes ?
Padova, anni ’90 . ITALIA NERA …..
Marco Buratti, conosciuto in città come l’Alligatore, è un ex cantante blues reinventatosi detective. Dopo aver scontato ingiustamente 7 anni di carcere, Marco ormai conosce ogni personaggio della mala locale e non. 7 lunghi anni passati a far da tramite tra delinquenti, mafiosi, apparati dello stato ecc. Una sorta di mediatore grazie alla sua estraneità e neutralità nei confronti del mondo carcerario. Una volta libero l’Alligatore viene interpellato o ingaggiato per i casi più disparati. Grazie alle sue conoscenze i clienti si assicurano delle indagini accurate nel fitto sottobosco urbano …
Beniamino Rossini ,amico fidato dell’Alligatore, è un criminale vecchio stampo di un’ Italia che non c’e’ più. Milanese, di mezz’età, con metodi alquanto sbrigativi, accompagnerà il protagonista nella ricerca di un disperato. Ricerca che porterà i due ad imbattersi in un omicidio ed un cold case, tra bottiglie di calvados vuote, portaceneri pieni e bar malfamati …
Sarà un viaggio fantastico nel nero mondo della borghesia marcia, degli apparati dello stato corrotti, della criminalità al soldo dei potenti, della perversione umana e della vendetta. Le colpe dei padri ricadono sui figli ? Beh, a volte i figli si arrabbiano ….
Quis custodiet ipsos custodes ? Purtroppo la legge degli umani ci insegna che la malagiustizia potrebbe accompagnarci ancora per molto,molto tempo. Ce lo fa capire l’autore in queste 200 pagine scorrevolissime ed interessanti, dove i delinquenti impallidiscono di fronte alla corruzione ed alla perversione di chi dovrebbe ritenersi fortunato ad avere una vita agiata o una posizione privilegiata. Non ci sono alibi , non ci sono scusanti. Da leggere …
p.s.
Curiosa l’incursione finale del movimento Luther Blissett ……!!!
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