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Il re dei giochi
 
Il re dei giochi 2013-10-02 03:12:37 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    02 Ottobre, 2013
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Senilità in giallo

Il "Re dei giochi" è il biliardo nuovo che giunge al BarLume di Pineta, mandando in fibrillazione i più assidui avventori: quattro aitanti ottantenni, i quattro acciaccati moschettieri che animano i gialli di Mavaldi con pettegolezzi, alterchi, espressioni idiomatiche e dialettali, osservazioni più o meno fuorvianti, congetture quasi sempre strampalate. Quattro clienti tanto fedeli quanto fallimentari per il bilancio del bar.
Vittima dell’arzillo spirito di nonno Ampelio, dell’intellettuale Aldo, del conservatore Rimediotti e del tradizionalista Pilade Del Tacca è Massimo, un giovanotto di belle speranze che, dopo essersi laureato alla Normale di Pisa, ha pensato bene di dedicarsi alla gestione del bar coadiuvato dalla procace Tiziana.

Argomento del momento – tra una bevanda rovesciata e il commento del quotidiano sportivo - è l’incidente stradale nel quale è perito un ragazzino: Giacomo Fabbricotti, figlio di un ricco costruttore. Con lo sfortunato giovane sull’auto viaggiava la madre Marina Corucci, che viene condotta all’ospedale in coma. Marina è la segretaria di Stefano Carpanesi, candidato sindaco per il centro sinistra alle imminenti elezioni amministrative. La donna non sopravvive e il lutto si abbatte come un fulmine a ciel sereno sia sul partito, sia sugli avversari politici.
L’evento è una tragedia fortuita o nasconde un delitto?
Senza ombra di dubbio è un reato, forse a sfondo politico, forse a sfondo patrimoniale, per le fantasiose illazioni dei quattro nonnetti maldicenti, impertinenti e sospettosi. Suo malgrado, Massimo si trova a ragionare sui fatti, infastidito dalle invadenti abitudini degli inopportuni avventori del suo bar. Ragiona e intuisce. E non si dà pace finché…

Marco Mavaldi cattura con la simpatia dell’allegra brigata da lui ideata e compone un intreccio che segue i canoni del giallo classico imbastito sullo scheletro della farsa. Approfittando della matrice toscanissima, la sceneggiatura si fonda su dialoghi vivaci, battute divertenti e ritornelli-tormentoni, pronunciati da personaggi familiari e vivi. Talmente efficaci che in loro probabilmente riconosciamo qualche nostra conoscenza…

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
....i gialli di Carofiglio, Vichi, Camilleri, De Giovanni e Patrizia Rinaldi.
Gialli intelligenti e che creano affezione ai personaggi.
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Commenti

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Io per il momento...solo i gialli di Elpis. Poi chissà... :)
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
03 Ottobre, 2013
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:-) EvaBlu, convertiti al giallo! ;-)
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