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BELLO E MISTERIOSO
Una storia. Dopo averlo letto, entusiasta, sono andato a ringraziare il mio libraio di fiducia, che me lo aveva fortemente consigliato. Allora lui, con un sorriso sornione mi dice: la prima volta che sei al pc prova a incrociare su "goggle" Talbot e Dagospia. Io l'ho fatto e il risultato è stato il seguente:
3 - Sperling & Kupfer riempie le librerie con il thriller "I numeri della sabbia" dove, fra le altre cose, si svela in maniera intrigante il significato del 666 della Bibbia (anni luce dalle boiate sataniste). Il libro risulta scritto dall'esordiente Roger Talbot, irlandese che scrive in italiano. Ma si mormora che dietro questo nom de plum si nasconda uno dei più celebri scrittori italiani...
A questo punto torno dal libraio, ma lui è una tomba. In realtà, dice di non saperne molto. Però siamo entrambi incuriositi perché l'illazione di Dagospia non è stata ripresa da nessuno. Possibile che nell'asfittico panorama di novità editoriali su questo libro sia calato il silenzio? O, come ci sembra più probabile, non è che qualcuno ha deciso di proposito, divertendosi ancora di più, di tenere segreto il segreto? E, appena il Dagospia che tutto sa ha alzato il velo, subito è stato costretto a richiuderlo? A ciò è impossibile rispondere.
Ma il libro, in ogni caso, è scritto da qualcuno che la sa davvero lunga: qui c'è mestiere, abilità nel creare un plot, ma anche scrittura raffinata e troppe competenze notevoli (informatica, mondo finanziario, storia, teologia, meccanica, problemi delle minoranze etniche, dialogo interreligioso, etc). Una lettura straordinaria. E sono a caccia del mistero. E un'idea di chi sei, caro Talbot, me la sono fatta bene bene, soprattutto là dove citi Ubertino da Casale, vero? Un piccolo cameo?