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Il sogno di volare
 
Il sogno di volare 2013-07-26 15:38:18 Rokiweb
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Rokiweb Opinione inserita da Rokiweb    26 Luglio, 2013
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IL CANE

“Io non cerco una soluzione. Io voglio vendetta.”

“Il sogno di volare” di Carlo Lucarelli, editore Einaudi. Sono passati 16 anni dal libro “Almost blue”, era la prima indagine dell’ispettore Grazia Negro. Personaggio che incontriamo in altri tre libri (assistente nel Lupo Mannaro, Un giorno dopo l’altro e Acqua in bocca con il commissario Montalbano di Andrea Camilleri). L’ispettore Grazia Negro è tornata con i suoi jeans, la fondina sotto la camicetta, il “ticchio” di mordersi l’interno della guancia. Con la sua determinazione ed il suo intuito, nel trovare il colpevole, trasgredendo anche alle regole. La paura di farsi coinvolgere troppo dalle indagini, è pronta a dare la caccia ad un nuovo spietato Serial Killer, soprannominato “il Cane” per la rabbia che usa nell’uccidere le sue prede, nel noir “Il sogno di volare”. Come in tutti i romanzi noir di Lucarelli, anche in questo caso abbiamo una colonna sonora che accompagna le pagine, la storia di questa opera…la canzone “Il sogno di volare” di Andrea Buffa. Ma perché è così importante questa canzone? Cosa nasconde il testo?
Ambientato in una Bologna arrabbiata, sporca, abbandonata. Una città a cui nessuno vuole più bene (come cita nel libro). Una città corrotta, di extracomunitari e morte bianca, affitti di appartamento in nero, di criminalità organizzata…e di RABBIA!
Il romanzo è suddiviso in quattro parti. Lo stile narrativo è il classico di Lucarelli, una narrazione vista da più angolazioni, tra queste anche quella del serial killer, dialoghi e pagine piene di rabbia che rendono ancora più avvincente il romanzo. Scritto in modo eccellente, scorrevole, ricco di colpi di scena con un ritmo incalzante. Un romanzo corale ci sono tanti personaggi nuovi e meno nuovi tutti ben caratterizzati. Una curiosità simpatica, tra i personaggi, è la presenza di Massimo Picozzi, criminologo, che in questo libro rappresenta se stesso.
Un libro che non ti da tregua, un libro che parla di temi sociali forti, un libro che è una denuncia a questa indifferenza da parte della gente che conta. Tutta questa “rabbia” urlata sembra quasi una richiesta di aiuto! Un altro libro bellissimo ed imperdibile di Carlo Lucarelli.

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