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L'ipotesi del male
 
L'ipotesi del male 2013-07-21 12:43:35 gianfranco1
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    21 Luglio, 2013
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Geniale!!!

Da premettere che non ho letto il suo antecedente “Il suggeritore” ma questo non ha influito nella comprensione della storia dove la protagonista Mila Vasquez una poliziotta che è attratta dall’ignoto è chiamata a scoprire cosa c’è dietro la ricomparsa di alcuni individui che erano spariti nel nulla 20 anni addietro commettendo feroci omicidi.
Ora una domanda viene spontanea: Dove e cosa hanno fatto in tutto questo tempo? Chi c’è dietro questi personaggi che nella loro prima vita erano docili e poi si sono trasformati in feroci criminali?
Insieme a Mila c’è un agente speciale Simon Berish , famoso peri suoi successi negli interrogatori con gli indagati, nonché studioso di antropologia, ma soprannominato (reietto) cosi lo chiamano i suoi ex colleghi di polizia perché anni addietro già imbattuto in questo caso, era stato sospettato per corruzione.
Insieme i due poliziotti insieme cominciano a fidarsi sempre più l’una dell’altro e questa complicità li porterà a scoprire alcuni dettagli che collegano il presente con il passato dei ricomparsi, anche non rispettando alcune procedure autorizzate dai loro superiori.
La storia si fa in ogni pagina che leggi sempre più incandescente, i personaggi enigmatici ti affascinano e soprattutto quello che ti colpisce di più è la parola “Buio” che ti spaventa e nello stesso tempo ti fa guardare dentro di te.
In questa storia il Carrisi ha centrato in pieno la volontà che in qualsiasi umano che c’è sulla terra
almeno una volta ha desiderato: Quella di scomparire, fuggire da tutto e da tutti , magari di ritornare quando più ti fa comodo, per provare la sensazione che si prova ad essere invisibili ,
Quanti di noi hanno mai sfiorato questo pensiero? La cosa negativa è che ci possono essere effetti collaterali come l’ossessione per questo desiderio e l’ossessione porta quasi
sempre al male anche se come narra l’autore “il bene non ci può essere se non c’è il male”da qui appunto il titolo di questo libro.
In conclusione è un libro che tiene incollato il lettore con un crescendo di colpi di scena,(ogni capitolo, tutti brevi, ne ha uno),la lettura è piacevolmente scorrevole ,i termini usati sono comprensibili a tutti,e tutte le scene sono complete di dettagli che rimangono impressi nella memoria e per finire c’è la ciliegina sulla torta: Il saluto del vagabondo…..
Unico consiglio: Leggetelo!!!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Agli amanti del thriller D.O.C
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Commenti

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bella recensione ... attenzione agli spoiler del finale forse era ameglio avvisare... :)
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