Dettagli Recensione
Un pesce piccolo
Piccolo libro giallo-nero, nella trama e nella copertina. Si apre con un biglietto: "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono". E' una frase martellante che ti accompagna nella lettura e nella scoperta di tutto ciò che c'è alle spalle della vita di un uomo, che ha cercato la pace ed il silenzio, in una notte perfetta per morire. Un uomo chiuso nel suo cerchio delirante ed autodistruttivo. Un uomo solo, a cui hanno succhiato anche il sangue. Un uomo che si sente come una pianta inaridita. Un uomo indifferente a tutto. In questa cronaca, avvicente, altalenante tra passato e presente, colpiscono anche i personaggi non protagonisti, la moglie cieca che sa leggere nella voce, il padre e la figlia che hanno un rapporto spontaneo e frizzante. E piano piano, fra tante riflessioni anche molto attuali sul punto a cui si può essere spinti quando una morsa ci schiaccia e continua a stringere, ti si apre uno scenario che non ti aspetti, perchè quella notte, perfetta per morire, è allo stesso tempo anche perfetta per ricominciare.