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L'amore imperdonabile. Un mistero sul lago
 
L'amore imperdonabile. Un mistero sul lago 2013-07-15 11:58:32 Todaoda
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Todaoda Opinione inserita da Todaoda    15 Luglio, 2013
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Innocuo

Un libro dal titolo accattivante, ma che già a pagina due disattente le aspettative dei lettori autoctoni (il "lago" del titolo è il Lago di Como) per l'aspecificità geografica del testo. L'autore ambienta la sua storia in un non meglio precisato paesino durante gli anni cinquanta pensando che questo sia sufficiente a catapultare il lettore in quella realtà bucolica da vecchia cartolina che il "poliedricamente complesso" cittadino d'oggi sembra aver scordato. Se l'intento iniziale è affascinante il risultato finale però non è altrettanto suadente: l'eccessivo gigioneggiamento di Guin che antepone sistematicamente l'articolo davanti ai nomi propri, come se bastasse questo a trasformare i protagonisti in simpatiche figure dialettali d'epoca, e la stereotipizzazione di certi ruoli: vedasi per esempio il vecchio parroco con la sua perpetua, il comandante dei carabinieri meridionale, l'irriducibile pettegola o addirittura il frate buono, conferiscono all'opera una patina di dilettantismo. E' giusto però riconoscere che il titolo dell'opera è assolutamente calzante e rappresentativo, questo libro infatti, per come si svolge la vicenda, è una commistione di diversi generi letterari: ha un incipit da romanzo giallo, poi si tinge di noir seguendo l'evoluzione della coscienza del protagonista, quindi ineluttabilmente sbiadisce in un rosa pallido con lo sbocciare dell'amore tra i protagonisti. Nella parte Noir, Guin, è meravigliosamente ispirato e riesce a cogliere le spigolose contraddizioni dell'animo umano, quando però sconfina negli altri due stili è piuttosto superficiale e monotono: se il reato non ha particolari sfumature è banale, se il denso adolescenziale sentimentalismo per qualche pagina è giustificabile alla lunga risulta tediosamente incoerente alla pregressa narrazione e tutto il romanzo perde di ritmo. L'autore merita comunque un plauso per essere riuscito a introdurre nel testo dei tratti di introspezione psicologica così difficili da trovare oggi giorno in un romanzo moderno e commerciale.

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