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MASTERMIND
Come ci si sente durante un black out ? Dipende da dove ci troviamo … Allora Carrisi ci toglie subito dei punti di riferimento. Il suo romanzo d’esordio lo ambienta in una località imprecisata. Descrivendo paesaggi con foreste, cittadine o campagne potremmo essere ovunque. Europa ? U.S.A. ? Non ci è dato saperlo. I nomi dei personaggi variano e non danno nessun indizio. ( il NON LUOGO ricorda il film “Una pura formalità” di Tornatore). Vi assicuro l’autore riesce nel suo intento di destabilizzare il lettore …
In un bosco vengono scoperte sei fosse. In ognuna vengono rinvenute braccia sinistre di bambina . La cittadina nei pressi è in preda al panico. Negli ultimi mesi sono scomparse cinque bambine. A chi appartiene il sesto braccio, se nessuno ha denunciato altre scomparse? La polizia locale brancola nel buio. Entra in azione l’Unità Crimini Violenti del capitano Roche. Un politico ed arrivista più che un poliziotto. Ma anche certi personaggi hanno intuizioni geniali. Per esempio permettere ad un civile di far parte del team. Costui è Goran Gavila, criminologo di fama mondiale e riconosciuto dall’unità come leader grazie alle sue capacità, ai suoi studi,al suo curriculum di tutto rispetto. La priorità nelle indagini è trovare la sesta bambina rapita. Viva possibilmente. Ben presto si accorgeranno tutti che questo caso è senza precedenti. Questa volta la squadra da sola non può farcela. L’Avversario non corrisponde ad un serial killer,ma a qualcosa che va oltre la loro comprensione. Servono rinforzi, servono menti raffinate. Ma chi meglio dell’agente Mila Vasquez , esperta in persone scomparse, può dare una svolta ? Una profiler dal passato difficile ed accolta con diffidenza conquisterà l’unità con le sue proverbiali intuizioni. Unica persona a dimostrare antipatia nei suoi confronti è l’agente Sarah Rosa, esperta in informatica.
Viene ritrovato il primo corpo di bambina. Senza braccio sinistro. E’ L’INIZIO DELLA FINE. L’Avversario conosce le mosse dell’Unità, addirittura le anticipa. Tira i fili nell’oscurità e conduce le forze dell’ordine dappertutto. A proprio piacimento. Tutto questo mentre in carcere si trova un uomo senza nome. Al rifiuto di fornire le generalità gli viene data la matricola numero RK-357/9. Ma chi è quest’uomo misterioso ? E perché l’Avversario con i suoi omicidi RIVELA altri crimini efferati finora sconosciuti e sicuramente mai scoperti ?
“ I mostri che vivono nelle tenebre hanno sembianze umane …. e ogni essere umano ha il suo lato oscuro. E’ lì che dimora il MALE. “
“ Al MALE a volte basta un sussurro nell’orecchio. Le parole giuste … “
Come un cappio al collo questo romanzo stringe fino a mozzare il fiato con lo scorrere delle pagine. Pur trattandosi di un esordio, Carrisi scrive come un autore navigato. Oltre alla descrizione minuziosa dei personaggi( e delle loro zone d’ombra), l’autore ci regala colpi di scena degni di qualsiasi scrittore affermato d’ oltreoceano. La storia è sapientemente costruita. Magari il troppo entusiasmo ha portato Carrisi a mettere tanta carne al fuoco. Ma a mio modestissimo parere è stato in grado di gestire il tutto ( l’autore ha un curriculum di tutto rispetto ). Per gli amanti del genere è sempre più difficile trovare racconti originali, innovativi. Per non parlare degli autori stessi. Saper dare ai lettori delle novità è un compito arduo, data l’immane concorrenza … Ma con piacere leggo che in Italia non dobbiamo invidiare niente a nessuno. VIVA GLI SCRITTORI ITALIANI !!!
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bella rece
paola