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Il sogno di volare
 
Il sogno di volare 2013-06-25 15:43:06 silvia71
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silvia71 Opinione inserita da silvia71    25 Giugno, 2013
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Il sogno di volare

Dopo “Almost blu” ed “Un giorno dopo l'altro”, torna in azione la detective Grazia Negro, per fermare la furia omicida di un nuovo killer seriale che funesta le strade di Bologna.

Bologna, tranquilla città di provincia poco avvezza a problematiche criminali, è oramai lontana dalla città rappresentata tra queste pagine. Lucarelli scatta una fotografia vivida e attuale del capoluogo emiliano, evidenziando il notevole flusso migratorio che abbraccia saldamente tutto il tessuto cittadino causando talvolta tensioni sociali, zone di degrado, sfruttamento. E poi la lenta e progressiva infiltrazione delle organizzazioni criminali con cui l'amministrazione locale deve convivere e combattere, sicuramente non ad armi pari.
Una città mutata, grigia e stanca, che ha perso lo smalto e la vivacità intellettuale e sociale di un tempo, in cui visi di tutti i colori si incontrano per le strade ogni giorno, in cui aleggia una sensazione di solitudine, di mancanza di aggregazione, di insoddisfazione, di rabbia.
Il volto emiliano è uno dei tanti volti dell'Italia di oggi, scelto dall'autore per raccontare una storia a tinte fosche, una storia che parla di crimine senza perdere mai di vista gli uomini siano essi cittadini o appartenenti alle forze dell'ordine.

Il racconto proposto da Lucarelli si accompagna ai versi della canzone “Il sogno di volare” del cantautore Andrea Buffa, cogliendo da essa spunti di riflessione sulle più frequenti piaghe sociali, come lo sfruttamento di manodopera in nero, le morti sul lavoro, i disagi degli immigrati.
Un richiamo importante che consolida nel lettore la sensazione che l'autore in questo romanzo abbia voluto fondere elementi noir a tematiche sociali di attualità; quasi a ricercare le scintille dell'odio in una trasformazione generalizzata che ha investito gli uomini.
E' questa la chiave di lettura con cui affrontare la storia, perchè questo romanzo di Lucarelli sembra
privilegiare la denuncia sociale alla ricerca della suspense e dell'azione, talora scivolando in situazioni poliziesche poco credibili.
Buona ed interessante la caratura psicologica femminile operata dall'autore nel disegnare la figura della poliziotta protagonista, dando prova di sapere addentrarsi nell'animo di una donna diviso tra una carriera impegnativa e il desiderio di realizzare i propri sogni.

In definitiva il sogno di volare raccontato da Lucarelli è il sogno di tanti uomini e donne, corrosi da una vita difficile, stretta, disagiata; è un sogno di evasione, di giustizia, di affetto, di realizzazione.
Molto spesso questo sogno passa attraverso canali sbagliati e l'autore ce ne racconta un esempio.

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Commenti

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Un altro ottimo Lucarelli e un'altra ottima recensione per te Silvia :-)...io di Grazia Negro ho letto Almost Blue e l'ho apprezzato molto, il film invece mi è piaciuto meno
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