Dettagli Recensione
In Basket
I personaggi ci sono tutti, divertenti come sempre. Lo scaltro e malinconico Montalbano, che si sente un po' più vecchio e solo, il fido Fazio, con la sindrome dell'anagrafica, l'amico Augello, con la fissazione per le “fimmine” e il devoto Catarella, con il morbo del “cognome impazzito”. Nel solito bailamme tra un'azzufatina con Livia, una “supercazzola” al questore Bonetti-Alderighi e gli infamanti diverbi con Dott. Pasquano si rincorre l'assassino, anzi i due, che hanno ucciso il ragionier Barletta. Un uomo senza morale, affarista senza scrupoli, usuraio che non disdegna il ricatto a fini sessuali delle giovani donne che incontra. Ha più nemici che amici, compresi i suoi figli. La morte del ragioniere sembra da intendere, in alcune pagine, più come una liberazione che come un delitto e, anche se non vuole, il commissario presto capisce il vero motivo dell'omicidio e l'amara verità prorompe.
Un libro, a tratti freddo e scostante nella descrizione delle vicende, che scandaglia l'animo umano nei suoi più torbidi meandri, senza moralismi inutili, lasciando al lettore l'ultima parola. Ancora una volta la “saga” vince e il lettore si diverte anche senza il patos sul finale.