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E' dal buio che vengo...
Un trhiller orginale, avvicente, ed elegante. Carrisi finalmente scrive un romanzo senza sbavature, con l’eleganza narrativa che ormai lo contraddistingue. Mi è piaciuto sicuramente più dei due precedenti(Il Suggeritore e Il tribunale delle anime) e non vedo l’ora di leggere il prossimo; sono convinto che Mila e Simon Berish torneranno presto
Il legame con il suggeritore è molto forte; in tutta la lettura però, non sei costretto a spremerti le meningi per ricordarti il tutti gli accadimenti, i personaggi o le particolarità del precedente romanzo. E’ sufficiente rammentare i passaggi fondamentali. Il finale questa volta non mi ha deluso, anzi, anche se è stato incalzante e avvincente non ha per nulla sbandato in curva. Ha retto bene tutta la vicenda dando valore alla storia narrata.
Donato Carrisi torna a raccontare le vicende di Maria Elena “Mila” Vasquez in questa città senza nome, semplificando la vita del lettore, concedendogli la fantasia di immaginarla a Los Angeles come a New York , oppure Philadelphia, si forse un po’ troppo americano, ma questo tipo di vicende e di logiche d’indagine sono lontane dalle nostre culture o tecniche e penso che altrimenti ci si troverebbe a disagio, se non del tutto fuori luogo . La sua narrazione e le sue metafore sempre tra il filosofico e l’esoterico sono eccezionali, mi piace percorrere la sottile linea oscura dove si svolgono le sue storie e dove vivono i suoi protagonisti. Sempre al limite delle ombre, sempre pronti ad affacciarsi nel buio, Mila “è dal buio che viene, ed è al buio alle volte deve tornare”. I’Ipotesi del male,ben argomentata, permette di entrare in sintonia anche con chi nel buio si rifugia, o che ha dato sfogo al suo “lato oscuro” , facendo in modo di aumentare il fattore empatico.
Tanti cose belle sgorgano con impeto dalla fantasia di Carrisi, Il limbo: -Questo luogo dove i senza nome “scomparsi” vengono catalogati nella speranza che qualcuno li trovi. Berish un personaggio fantastico con questa suo dono e condanna, di diventare il confessore di chi lo incontra, il depositario dei peccati del prossimo. Detta cosi puo sembrare banale , ma parola mia, non lo è affatto, anzi. E poi il cattivo, il Signore della buonanotte, non voglio dirvi di più.. se avete voglia di fare un viaggio nelle tenebre, dove il male regna sovrano allora… Leggetelo, leggetelo, leggetelo… così scoprirete perchè gli abitanti del limbo stanno tornando.
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Mila è un personaggio controverso per certi aspetti, molto profondo, leggendo il suggeritore getterai le basi per entrare in sintonia con il personaggio.
Mephixtofelicamente compiaciuto della tua recensione....complimenti.
Syd
Adesso sono ancora sotto il tuo malefico influsso "Fino a che morte non ci riunirà" work in progres ! :-)
No non sono io ad avere le colpe ma gli autori che meritano tanta attenzione; io osservo, leggo, filtro e quando un'opera merita si legge da sola!!!
Vedraio secondo me non rimarrai deluso da fino a che morte non ci separi, l'autore ha una buona creatività e poi descrive gli avvenimenti in modo molto accattivante ed avvincente. Fammi, anzi facci sapere al più presto.
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