Dettagli Recensione
abbastanza positiva
Ci sono dei libri che civettano con il lettore per tanto tempo, fonche' questi, "ronzandovi" attorno non si decide a cedere alle lusinghe. nel caso di Fioretti, 'e' da dire che l'appeal di Dante era forte; essendo egli un dantista c'era di che star tranquilli circa la veridicita' letteraria e l'attendibilita' storica. E credo, che in massima parte ci sia riuscito, anche se talvolta cedendo, dato il suo essere cattedrattico (nel senso positivo)lo ha portato spesso ad essere verboso ed ampolloso. La sparizione degli ultimi 13 canti del Paradiso, e la ricerca all'interno dell'intera Commedia di un codice che svelerebbe il luogo dov'e' custodita l'Arca della S. Alleanza,sono i due punti focali del romanzo che vede coinvolti da una parte i due figli di Dante, Antonia Suor Beatrice con Giovanni alla ricerca del testo e delle supposto omicidio del Poeta la cui morte ci e' stata tramandata causa mal'aria; dall'altra il Templare Bernard alter ego del Sommo Poeta che, andando alla ricerca delle Sacre Vestigia, finisce per fare un viaggio similare a quello di D. A loro si affiancano personaggi storici quali Bonturo Dati (che Dante collochera' all'inferno), guelfo nero di Lucca, Ser Mone, marito della musa di D. Beatrice Portinari,che ha in odio il fiorentino per ovvi motivi di gelosia e mente dell'omicidio, e Cecco d'Ascoli, eretico bruciato sul rogo in quel di Santa Croce. Fioretti,ci regala delle pagine bellissime relativamente alla ricostruzione ed alla identificazione di alcuni personaggi del Paradiso con la propria famiglia e le vicende ad essa legate e traccia un ritratto del periodo storico vissuto da Nostro, che sembra...oggi. non era forse Vico che parlava di corsi e ricorsi storici? Certamente il libro non sara' di facile lettura a quei giovani non avvezzi a Dante,ma da tenere senz'altro in biblioteca magari vicino ad una edizione della "Divina Commedia" o, ancor meglio leggerlo tenendosi accanto la cantica del Paradiso. sara' l'inizio di un nuovo entusiasmante viaggio.