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DOPPIAMENTE MOSTRO
Lette le recensioni dei “colleghi”, devo ammettere che il mio commento non sarà così entusiasta.
Il libro alterna capitoli che trattano la “seconda vita di Furio Guerri, il mostro”; e la “prima vita di Furio Guerri,agente di vendita delle Industrie Grafiche Aggradi.
Ma chi è Furio Guerri? Un uomo fisicamente gradevole, sposato con Domini Elisa, con la quale ha una figlia, Caterina.
E’ un uomo invidiato, per la moglie che ha scelto di sposare (con uno stratagemma gretto e meschino), la più bella della classe, quella con “la terza di reggiseno e senza brufoli”, quella che tutti hanno sognato di portare a letto, ma solo tu, Furio, ci sei riuscito, e godi guardando i tuoi vecchi compagni, fisicamente sfioriti, con mogli altrettanto trasandate, che vi guardano con gli occhi velati di rimpianto, ma tu no, tu sorridi sempre, perché sei un Rappresentante, e questo devi fare, anche se quello che devi vendere è “aria fritta”, anche se le persone con le quali entri in contatto per lavoro, non le sopporti.
Furio Guerri è il trionfo dell’esteriorità, oltre alla bella moglie, ha una bella villetta, ha una macchina sportiva che, mi verrebbe da dire, considera più dei suoi affetti.
La figlia Caterina poi, è molto meglio viziarla all’inverosimile, comprandole tutto ciò che desidera, e quelle poche volte che si ritrova solo con lei, fa trasgredire tutte quelle regole che Elisa cerca, faticosamente di far rispettare.
Furio Guerri sta fuori casa tutto il giorno, Il narciso Furio Guerri è innamorato di sé stesso e si aspetta che tutti si comportino come desidera. Furio Guerri è già un mostro, a mio avviso, ma lo smalto con il quale è ricoperto, comincia a sgretolarsi lentamente, nel momento in cui comincia a rendersi conto che la situazione familiare e professionale comincia a sfuggirgli di mano…. Pian piano, all’inizio velatamente, il “mostro” Furio Guerri comincia a mostrarsi per ciò che è realmente… fino all’epilogo forse non del tutto sorprendente.
Il Furio Guerri del dopo, non è molto diverso del Furio Guerri del prima, strumentalizza persone per raggiungere i propri scopi, mente spudoratamente, cela la sua vera identità.
Mi dispiace, non riesco a trovare del buono in Furio Guerri, anzi, devo correggere ciò che ho scritto nella prima riga, non è il libro che non mi ha soddisfatto, in quanto la scrittura è incalzante e mai noiosa, è proprio il Guerri che non mi piace, mi ha procurato un fastidio quasi fisico, non c’è redenzione per uno come lui….
Complimenti quindi a Simi, che ha saputo rendere spaventosamente vero e reale un “mostro” come Furio Guerri.
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Capita anche a me !
C.U.B: Hai proprio ragione... Le emozioni vanno ad interferire, alcune volte, sul contesto generale.... Meno male che mi sono "salvata in corner" riconoscendo alla fine che frutto del mio disappunto era il personaggio e non l'autore ed il suo modo di scrivere, anzi, volendo per Simi può essere un ulteriore motivo di plauso, in quanto ha reso il Guerri talmente reale!!
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