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Grande Camilleri!
Grande Camilleri! Passano gli anni, continua a scrivere anche con maggior frequenza di un tempo (non importa, anche stesse pubblicando cose che aveva nel cassetto) eppure quel che scrive ha freschezza di sempre, forse di più; non sbaglia mai un colpo.
Racconta di dolori, guerre, omicidi di mafia. Eppure lo fa con una levità che nessuno riesce ad eguagliare, nonostante non sia più un ragazzino, e scrive questo che, oltre ad una metamorfosi, è anche un romanzo d’amore.
Il protagonista, senza tante smancerie e sovrastrutture mentali, col cuore dei poveracci, ama la moglie al punto di uccidere per lei prima, e di regolare la propria vita sulle “manie” di lei dopo. La ama al punto di prendersi totalmente cura di lei; è il suo primo pensiero sempre. La asseconda dapprima sperando di aiutarla a guarire, poi accettandone le scelte fino al colpo di scena finale in cui le rende la vita. Un amore meraviglioso. Da libro, appunto. Molto, molto migliore del primo della trilogia della metamorfosi. Aspettiamo con ansia il terzo.