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Di Palla in Palla
E' la morte di una signora Palla a dare il via alle vicende in cui rimangono invischiati due “forestieri”, studiosi universitari in visita per una ricerca, e gli abitanti di Montesodi Marittimo, denominato “il paese più forte d'Europa”.
Attraverso un linguaggio da Vernacoliere, si concentra il romanzo sulla caratterizzazione dei personaggi, descrivendo personalità tipiche di tutti i paesini toscani o, più in generale, della provincia italiana. Il sindaco, il maresciallo, il prete e le pettegole, che affrontando con ironia, spirito di adattamento e arguzia le vicende quotidiane, tra un caccia al cinghiale, un gotto di vino e la recita del rosario, diventano investigatori e, coadiuvati dai due studiosi, riescono a risolvere il caso.
Come milioni di milioni di fiocchi di neve che cadono e, insieme, riescono a creare un soffice manto bianco così, in questo romanzo, l'unione del giallo alla rappresentazione dei personaggi e alla descrizione dei luoghi crea un intreccio divertente e attraente, in cui la comicità dei personaggi si mescola alla serietà degli avvenimenti senza mai essere irriverente o fuori luogo, ma dando forza e credibilità a tutta la storia.
Il risultato finale è un giallo "vecchia maniera", basato su indizi e deduzioni logiche che fanno sforzare le “celluline grigie”, per dirla alla Poirot, se si vuole giungere alla soluzione e, naturalmente, visto che parliamo di Malvaldi, arricchito da un po' di sano “humor toscano”, che, a mio avviso, non guasta!
Sicuramente consigliato.