Dettagli Recensione
Nuova luna...nuovo astro
Coma Parallelo (Besa Edizioni – Nardò) è un bel romanzo d’esordio. Avvincente, teso, asciutto, solido. Con un plot narrativo di prim’ordine e un ritmo incalzante. Un ottimo thriller.
A dirla tutta, sarebbe un giallo, con un tocco di fantasy, venature gotiche, nuances millenaristiche, sfumature New Age. Tra Eco, King, Deaver, Redfield e molti altri. Ma meglio non esagerare, addentrandosi in complicate distinzioni di genere. Non è questo che conta.
Conta dire che è un libro (ce ne sono ancora!) che tiene il lettore col fiato sospeso, fino a lettura ultimata. In altre parole, un libro di grande suspence. Di un libro così, si dice che ti tiene incollato alla sedia. Fino all’ultimo colpo di scena, nell’ultima riga dell’ultima pagina. Ed è proprio così. Scena dopo scena, si avverte la lunga frequentazione del giovane autore con la letteratura di genere. Frequentazione che, si vede, ha portato Massimiliano Mazzeo (l’autore appunto) ad assimilare, già al suo esordio, schemi e ritmi narrativi con un grado di “mestiere” di tutto rispetto.
Ci sono tutti gli ingredienti per tenere avvinto il lettore. Una storia di sette sataniche, complotti planetari, delitti seriali, rituali esoterici, indagini poliziesche, con incursioni nel soprannaturale e con un finale inquietante ed aperto, tra eroi buoni che sembrano cattivi, cattivi insospettabili e cattivi sospettabilissimi, scene di grande tensione con dialoghi veloci e serrati, in cui personaggi e situazioni sono spesso introdotti ad effetto, per spiazzare il lettore e trascinarlo nei viluppi di una trama vorticosa e spiraliforme, che a volte striscia sinuosa come in un labirinto di specchi, tra illusioni prospettiche e bagliori sinistri, a volte corre veloce addentrandosi in territori onirici, surreali o francamente fantastici; trama che si mantiene robusta, con una coerenza interna, fin troppo controllata. L’autore – ripeto - al suo esordio, si dimostra già padrone dei mezzi espressivi che ha scelto di adottare e, se non fosse al suo primo libro, ascriverei ad un ricercato e maturo manierismo post-moderno anche i pochi momenti sopra le righe, in termini di citazioni/celebrazioni degli stereotipi di genere. Ma se anche questi fossero un (piccolo) difetto, non toglierebbero nulla alla qualità del tutto.
Insomma Coma parallelo è un libro divertente, trascinante, da leggere.