Dettagli Recensione
LA CULLA DI VIZZINO
Valentino Mastro è un detective privato, da poco allontanato dalla Polizia di Stato, dove aveva una corriera destinata al successo ma, dei "fattacci" lo hanno portato all'attività privata.
Massimo Tecchi è la spalla destra di Valentino, anche lui con un passato burrascoso per entrare in Polizia, ha dirottato la sua scelta per affiancare in società Mastro.
Lidia, ex collega di Valentino, ora vicecommissario a Rimini, è nella vita compagna del detective.
La signora Federica Consorti, direttrice del famoso Museo della Tortura di San Marino, ingaggia l'agenzia investigativa di Valentino e Massimo per indagare sulla scomparsa di nove strumenti di tortura scomparsi dalla sua collezione.
La cosa sembra seria, le sicurezze del Museo sono state violete e gli strumenti di tortura iniziano ad riaffiorare in diverse città italiane ed europee, con dei manichini come cavie, ma l'aria sembra odorare di sangue per gli strani ladri, molti indizi lasciano presagire a qualcosa di grande, di losco, di massonico.
Un thriller piacevolee di veloce lettura, dove il bravo Vizzino porta per mano il lettore tra San Marino e la Riviera Romagnola fino alla Francia e la Spagna.
Un libro senza grosse preese, con una mole ridotta che lascia pochi fronzoli e molta azione al lettore.
Adoro le descrizioni dei personaggi anche nei thriller ed il protagonista mi ha lasciato un po' perplesso, bello, antipatico e molto spocchioso non mi ha capacitato di come possa avere così tanti seguaci e persone che pendono dalle sue labbra visto il suo losco passato. In più occasione, immedesimandomi con i suoi collaboratori, personalmente lo averei fatto lavorare da solo! =)
Ma queste sono divagazioni personali.
Non il colossal dei thriller ma, comunque una lettura piacevole con un bravo autore italiano.
Consigliato aglia amanti del genere che vogliono passare qualche ora di buona lettura.
Buona lettura.