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Furio Guerri come Heathcliff…vicino alla brughiera
Si dice che gli uomini abbiano una seconda vita. Io sono uno di loro.
Di sicuro sono pochi gli uomini che possono raccontarla. Io sono uno di loro.
Il mio nome è Furio Guerri…. Sono il mostro.
Sin dalle prime pagine sento che Giampaolo Simi con uno stile elegante e meraviglioso sviluppa il tema della famiglia e delle sue contraddizioni e lo fa attraverso le parole cucite ad arte e i contenuti azzeccati, mai banali, attuali. E'semplicemente un autore straordinario, è uno scrittore di razza.
…..Faccio un bel respiro e inizio a leggere.
Chi mi parla tutto il tempo in prima persona, sono un uomo e la sua introspezione, con il ritmo di una giostra che parte molto lenta quasi con un movimento frammentario, poi prende la rincorsa e non si arresta alla forza centrifuga, diventa un turbine che non puoi più controllare.
Furio Guerri è un uomo perbene, uno di quelli affascinanti che veste bene, che abita in una deliziosa villetta in periferia, che ha una laurea, che gode rispettabilità sul lavoro, che è anche canaglia con i colleghi e difende la sua posizione con i denti, che ha il senso degli affari, che ha la moglie più bella e desiderabile del mondo, una figlia che lo adora, che la mattina fa colazione con la sua famiglia in perfetto stile Mulino Bianco e che quando arriva la sera e incombe la notte tutto cambia, si alza un vento inquietante che soffia sottoforma di fantasma. Un vento che sa di sangue, di lividi, di pianti, di follia e tra mille pensieri e il dilemma degli specchi di una Duetto d’epoca 1330 coda tronca, attende il mattino per lasciarsi alle spalle quella felicità tanto agognata che non potrà mai pagare con nessun rimorso, con nessuna punizione, un’illusione lunga una vita, più resistente di ogni verità.
L’invidia non aspetta altro che una provocazione per legittimarsi in disprezzo e se hai una colpa esiste il perdono, mentre se sbagli non si può nemmeno dimenticare,non esiste l’oblio ed è quello che succede a quest’uomo, a questo mostro.
Irrimediabile è il raptus che lo colpisce e gli fa commettere l’omicidio come un incubo liberatorio, a lungo meditato e quasi provocato, quanto rimediabile la sua disperata rinascita, la conquista di quello che sembrava ormai perduto, la sua capacità di amare ancora……
….perchè non si può invecchiare guardando sempre le navi che partono…
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Commenti
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@Magical..
emhnmemh...si Furio...ma meglio l'altro Furio, quello di Magda :DD
Lo scopriremo, prima o poi...
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