Dettagli Recensione
Progetto ambizioso
Mi sono trovata a leggere questo libro quasi per caso.
A metà novembre, mi ero beccata una brutta influenza e non sapevo come passare il tempo.
Dopo aver rischiato di tagliarmi le vene alla decima pagina delle "sfumature di grigio", ho chiesto a mia madre di fare un salto alla Mondadori. "Sai che con i thriller vai sul sicuro!".
La commessa le ha proposto "Alle radici del male", appena uscito. Ma non avendo letto nulla di questa trilogia, mia mamma ha trovato più sensato farmi cominciare dall'inizio.
Morale?
Una settimana dopo avevo già iniziato il secondo libro.
Nonostante la mole, si tratta di un libro che si legge da solo: una volta che entri nel vivo, non riesci a staccarti finchè non arriva la fine. Il mondo descritto è vicino al lettore: è la nostra Italia, è la nostra storia. Non si ha a che fare con un mondo distante ed asettico, ma ci si sente parte delle vicende narrate, perchè le si è in un certo senso vissute.
Io non ricordo i mondiali dell'82, avevo pochi mesi. Ma essi sono comunque nel mio immaginario attraverso i racconti di genitori, zii e amici che, invece, hanno potuti viverli. Quelli del 2006 invece li ricordo bene. A 24 anni, sei nel vivo delle cose. Le respiri. Ti entrano nelle ossa. Conosco la questione dei ROM. E, fin da piccola, seguo la vicenda di Emanuela Orlandi, personaggio molto vicino a quello della vittima Elisa Sordi. Quindi non c'era nulla di veramente nuovo per me, in questo libro. E ciò può essere un bene, può essere un male. Per me è stato un bene. Mi piace sentirmi vicina alle situazioni, quando leggo.
Per quel che riguarda il giallo, la vicenda è intricatissima. Ma si segue bene. Si segue perfettamente. Costantini è molto bravo a disseminare indizi nel romanzo. Ciascuno di esso viene spiegato, man mano che le situazioni si fanno più chiare. Alla fine, il lettore ha tutto sotto gli occhi. Non ci sono enigmi, non ci sono dubbi.
Interessante anche il rapporto fra il commissario Balistreri e l'amico Angelo: se la fede è una guida, all'interno del libro, questi due personaggi rappresentano il classico concetto manicheo che vede il mondo suddiviso fra bene e male. Sono due lati della stessa medaglia. Sono due individui complementari che finiscono per fondersi in una persona unica e completa, fatta di luci e di ombre.
Sicuramente è una lettura che consiglio a tutti!
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