Dettagli Recensione
Un romanzo leggero leggero (quasi impalpabile)
Nadia Morbelli all'esordio con questo libro, presentato come un giallo tutto italiano ma che si tinge, inesorabilmente, di rosa.
Il romanzo a mio avviso risulta molto pasticciato pieno di appigli che purtroppo non portano da nessuna parte. L'omicidio della vicina di casa di Nadia la indurrà, non certo suo malgrado, a fare l'investigatrice in gonnella pur essendo una paleografa che lavora in una piccola casa editrice di Genova.
Le indagini portano a parlare e discorrere frettolosamente della guerra nell'ex Jugoslavia con relativi traffici di armi tra l' Italia e questa nazione, tanti pettegolezzi di ciarliere anziane/i di paese, amori non corrisposti e tanti tradimenti. Il tutto corredato da aperitivi, cene e pranzi con amici e parenti. Shopping sfrenato al femminile e tanta ironia nel linguaggio fresco, moderno e con molte simpatiche battute che fanno sorridere e ci allietano.
A mio avviso il vero nocciolo del libro non è l'omicidio, preso a pretesto, ma raccontare dei caratteri, dei vizi e delle virtù, pene e colpe dei vari personaggi che vanno e vengono nel romanzo.
Ben lungi dall'essere un vero giallo, se ne discosta ampiamente, e purtroppo risulta anche un po' ingarbugliato e confusionario, senza un vero fine.
Bisogna leggerlo solo se si necessita di qualcosa di leggero che ci faccia sorridere un po' in un periodo di stanca o se si ha voglia di relax senza troppo pensare.
Un acquisto sbagliato, pensavo che fosse meglio articolato nel suo insieme, almeno per quando mi induceva a pensare la quarta di copertina.
La riflessione che mi porta la conclusione di questa lettura è.....perché tutti indistintamente hanno la necessità di scrivere un libro? Lo si deve fare necessariamente anche quando non si ha nulla da dire? Non condivido assolutamente questa nuova moda che ci opprime, soprattutto, in questo ultimo decennio. Ma gli scrittori con la s maiuscola non dovevano essere quelli che avevano qualcosa da dire e il loro scritto tramandato hai posteri? Scrivere un libro non è lasciare qualcosa a qualcuno per condividerne i pensieri e le passioni, i dolori e le gioie? Non ci dovrebbe far riflettere? Forse esagero, forse sbaglio io che sono all'antica e con una forma mentis letteraria.
Lo volevo salvare fino alla fine questo romanzo ma purtroppo, al di là di simpatie verso la protagonista ed uno stile carino, non c'è proprio nulla, leggero leggero quasi impalpabile!
Indicazioni utili
- sì
- no
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
Aiut...
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |