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PREFERISCO IL CANTANTE ALLO SCRITTORE
Si legge velocemente. Dovessi dare un voto come a scuola, mi orienterei verso un sei meno, meno!
Giorgio Sala, attore di successo, sposato e separato con due giovani figli, viene ritrovato riverso sul tavolo con una pistola in mano ed un foro alla tempia… E’ la sua voce che dà corpo alla storia e da subito è chiaro che lui non è proprio il tipo che si suicida… Allora chi è stato? La sera di Natale a tavola c’era tutta la sua famiglia e una coppia di amici….
La cosa che mi è piaciuta è la descrizione del personaggio Giorgio Sala e le varie dinamiche familiari…
Ciò che proprio non ho gradito, riguarda l’inverosimilità della narrazione, e qui gioca un pochino anche la mia sfera professionale… Sarà mai possibile che un poveretto colpito alla tempia da distanza ravvicinata da un proiettile, in primis se la possa cavare, ma ammesso e non concesso questo, l’altro aspetto che mi lascia dubbi, verte sul fatto che, qualche mese dopo l’evento, il malcapitato, possa tornare tranquillamente a casa con tutte le funzioni cerebrali conservate ed una rapidità di recupero fisico inaudita, senza particolari terapie di supporto e rieducative? Bisognerebbe gridare al miracolo!
Comunque, avete ragione, chiudo occhi e orecchie e faccio finta di nulla riguardo all’aspetto prettamente sanitario, ma in un ambito familiare come quello descritto, nel quale tutti (o quasi), nutrono rancore verso Giorgio Sala, trovare la ex domestica, che ora ricopre il ruolo di perfetta “infermiera”, anche nelle vesti di furbissima e capace investigatrice, mi sembra davvero troppo!
E’ un romanzo o un libro di pura fantascienza?
Ripeto, non è un libro scritto male, alcuni passaggi riguardanti l’analisi psicologica dei personaggi non mi sono dispiaciuti, ma la storia in sé non ha ossatura; troppi particolari di pura fantasia, non sono frutto di ricerche o analisi da parte dell’autore, mi vengono in mente decine di scrittori che trasferiscono su carta innumerevoli vicende tutte rese credibili e godibili, mi rendo conto di aver pronunciato la parola magica: SCRITTORI! Ad ognuno il proprio mestiere quindi! Caro Ruggeri, come tu tieni a precisare nelle interviste, il tuo lavoro è la musica…..
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