Dettagli Recensione
"UN DI NOSTER"
Prima opera dell’autore Giuliano Pasini. Un thriller storico. Un libro emozionante sotto tanti aspetti. Commovente e malinconico. Un gran bel thriller, ti scivola via in un batter di ciglia.
Il libro inizia con un evento accaduto 14 agosto 1976. Dopo di che si passa al presente Capodanno 1995. Si torna indietro ad un Capodanno 1945. Questi eventi si collegano, si intrecciano tra di loro dando vita e trama al libro. Cosa unisce questi episodi tra di loro? Dei delitti raccapriccianti, violenti!
Da corpo a questa indagine il Commissario Roberto Serra. Si è fatto trasferire da Roma a borgo Case Rosse nell’Appennino tosco-emiliano. Un personaggio complesso misterioso, di poche parole. Cela un segreto, un fatto accaduto da ragazzo. Malgrado da quattro anni vive a Case Rosse è considerato come un “ed fora”. Nell’indagine troverà mille ostacoli dalla gente del posto proprio perché non è “un de noster”. Gli fa da spalla l’Agente Manzini è colui che l’aiuterà ad interagire con la popolazione e lo seguirà in questa ingarbugliata indagine. Collega affidabile e amico vero. Di quelli sempre disponibili nel momento del bisogno tanto da sacrificare anche la famiglia.
Un libro di segreti. Di scheletri nell’armadio che riaffiorano strada facendo. Di ostruzionismo e di omertà. Di vendetta e di ricordi. Il tutto gira intorno ad altri personaggi di rilievo minore ma di un certo peso e valore, di quelli che contano.
Non è un thriller urlato di quelli ricchi di azione con inseguimenti sparatorie. E’ un thriller soft ci sono colpi di scena quanto basta. Ben descritti i personaggi. I luoghi e le situazioni.
Giuliano Pasini ha una scrittura trasparente, semplice e raffinata. Descrive i fatti di storia in modo magnifico. Un’opera che ti entra nell’anima, sotto la pelle. Ti fa emozionare, ti fa arrabbiare, ti commuove. Un libro vero. Buona lettura!