Dettagli Recensione
La verità...
Il primo e più importante tratto caratteristico di questo romanzo è la costruzione dei personaggi: un campionario di varia umanità che abbraccia generazioni e caratteri diversi. Si va dal perbenismo borghese all’ipertrofia dell’ego, dal nichilismo giovanile al bipolarismo oscillante di chi non ha valori o affetti cui aggrapparsi. Il filo comune dei characters che popolano il racconto è lo iato che separa l’essere dall’apparire: piccoli e grandi segreti, tante bugie. Il tessuto narrativo si snoda in un lungo flashback, un’analessi che ricostruisce fatti cruenti avvenuti anni prima (due omicidi) per dare risposte a chi le pretende. Il testo è piacevole, i tempi perfetti. Un ritmo incalzante che porterà ad un risultato in apparenza sorprendente ma che è del tutto coerente con il filo conduttore della narrazione. Un grande romanzo che si legge tutto d’un fiato.
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