Dettagli Recensione
godibile e originale
Ho letto I custodi della pergamena proibita per ben tre volte. A ogni lettura ho scoperto qualcosa di nuovo, d'interessante in uno stile piacevole, con i debiti passaggi nei flashback relati a storie ambientate nel passato. Un romanzo che svela il contenuto del manoscritto Voynich: un contenuto che fa rabbrividire. Non credo che il libro sia per tutti. Del resto, lo dimostrano gli svariati ed eterogenei giudizi espressi nei vari megastore. Insieme con Evangelisti trovo l'idea del thriller geniale. Mi fermo qui, per riportare un passo, tratto dal romanzo, in riferimento al fiorentino Cimitero dei Pinti più volte citato come ambientazione di alcune azioni.
"Un terrore cromatico, questa volta.. Un colore cominciò a scaturire nel cimitero, mettendone in rilievo gli orrori con quel bidimensionale nero e grigio(...). Era come un riflesso che veniva da lontano. Era come uno splendore di fuoco rosso fra le siepi e le tombe, un fuoco che non si alzava, ma strisciava aderente al suolo. La luna. Ma non la luna pallida, a falce, degli amanti e dei desideri. Quella era piena, carnivora, satura di rancore contro i vivi, come tutto sembrava lì dentro.. Una luna collerica, febbrile, dallo splendore malato. Richiamava alla mente il male e tante cose condannate dalla chiesa. Cose sacrileghe. Demoni che si nutrivano di cadaveri, corpi che uscivano ghignando dalle tombe con tutti i legamenti muscolari squarciati come quelli che hanno gli studenti di medicina sul tavolo anatomico. La luna...l'astro che governa la follia e la brama psicotica di spargere sangue".
Questo passo mi sembra un quadro dipinto da un pittore impressionista. Trovo l'autore davvero lacerante e quasi ne ascolto la voce.