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Nella carne si è insediato un bruco che diventerà
...farfalla.....
Claustrofobici racconti brevi ricchi di pathos, di ferite, di sangue, di lacrime, di grida soffocate, di piccoli squarci, di grandi dolori, di amori perduti e amori delusi. Grande prova di abilità esplorativa dell’animo umano, quello buio, quello nascosto alla luce del sole ma vivo e disperato pronto ad esplodere nel più cupo delirante disagio di vivere, che raccontato dalla voce di Sara ha un effetto che ti entra nelle ossa e non ti molla più. E’ magistrale la sua abilità di creare con semplici parole e semplici gesti le grandi sofferenze delle donne tradite, rifiutate e degli uomini soli e insofferenti. Siamo molto simili io e Sara, abbiamo addosso la palude che non vuole fiorire e non vuol sentirne di diventare giardino.
“Da qualche parte tra un ossicino ed un nervo, si rifugia l’anima.”
Io non amo molto i racconti, ho amato quelli di Carver per la loro ricchezza di contenuti e la sofferenza palpabile anche laddove c’è una semplice descrizione di azioni semplici e normali e quelli di Murakami per lo splendido scenario che si apre a ogni rigo che si sussegue. Se dovessi scrivere dei racconti li vorrei scrivere così. Questi racconti tuoi me li sento miei.
Sara è una scrittrice che ha molto da raccontare, lo so che nella sua testa stanno esplodendo tanti personaggi che vogliono una collocazione, ebbene si io attendo la prova più importante, la stesura di un romanzo e so che sarà un pugno nello stomaco.
“Mi innamoro sempre. E quando tutto finisce penso che non potrò mai più farlo. Ne ho consapevolezza, eppure ogni volta che l’amore nasce, lo stupore mi lascia senza fiato.”
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Bravissima Gracy. Non amo i racconti ma mi state tentando.
Le parole mi sono venute fuori col cuore, poi Sara la conosco e l'empatia ha avuto un ruolo determinante.....dopo mesi di attesa questo era il momento giusto per deliziarmi di questa angoscia...
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