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Torrido delitto partenopeo
Napoli, torrida domenica di agosto del 1931, anzi, del IX anno dell'epoca fascista.
Le strade sono ancora invase dai profumi e dall'ebrezza della festa della serata precedente, una festa dedicata alla Madonna che, nella sua allegria e spensieratezza non ha dato modo a nessuno d'accorgersi dell'omicidio della duchessa di Camparino, personaggio molto in vista nelle alte sfere napoletane, la quale dopo un matrimonio d'interesse con il vecchio duca, il quale è a letto in fin di vita da anni, non ha mai tenuto nascosta la sua bellezza e la sua relazione con un noto giornalista. Personaggio ambiguo senza alcun dubbio ma, chi voleva vederla morta?
Ancora una volta l'indagine viene affidata al cupo e triste commissario Ricciardi ed al suo fidato brigadiere Maione.
Un'indagine delicata, che va a scoprire segreti e lati oscuri dell'alta società napoletana, che in questo periodo sta venendo sempre più a contatto con i gruppi fascisti.
Un romanzo che a tratti è poesia nelle descrizioni, che fa immergere il lettore nell'afa di agosto gettandolo poi in fredde cronache nere, in un alveare di sospettati e di moventi per l'oicidio che, solo grazie alle doti di Ricciardi potrà esser smascherato.
Ancora un grande libro per il maestro De Giovanni, ancora un'altra bellissima avventura del commissario che sente le voci dei morti negli ltimi attimi delle loro vite.
Per chi non lo avesse ancora letto ed ama i bei gialli, la serie delle stagioni di De Giovanni e del commissario Ricciardi non può esser accantonata!
Lettura consigliatissima!!! =)