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Profumo di primavera
Ed arrivò la primavera a Napoli, un pò in ritardo, infatti siamo al 14 aprile del 1931.
Arrvò la primavera e portò con se, oltre ai fiori ed ai mille profumi, un odore acre di morte.
Una vecchia donna viene ritrovata senza vita in un piccolo sobborgo di un quartiere popolare del capoluogo partenopeo. Un omicidio, visto il grosso trauma trovato dal vigile dottor Modo sulla testa del cadavere.
Sono ancora una volta lo strano e cupo comissario Ricciardi ed il suo fido braccio destro Maione ad indagare sulla vita della vecchietta e su chi può averle causato una fine così ignobile.
I due scoprono che Donna Carmela aveva due vite parallele, in una faceva la veggente e leggeva le carte, nell'altra impegnava i suoi beni in un attività redditizia: prestava soldi con dei tassi d'interesse molto convenienti!
Due vite che fanno quindi aumentare in maniera esponenziale i possibili sospettati al suo assassinio.
Secondo episodio della saga delle stagione per il commissario Ricciardi, nel quale la geniale penna di De Giovanni si esprime in voli psicologici magistrali. Un commissario inusuale, schivo e chiuso quasi all'eccesso, con intuizioni fuori dal comune, e con il dono o sciagura, di sentire i morti parlare!
La primavera porta personaggi nuovi e fa sbocciare quelli già conosciuti, porterà amori e fragranze che solo la stagione del risveglio della natura può regalare!
Un libro bellissimo che consiglio a tutti, un giallo vero e puro, intrinso di Napoli e dell'epoca del primo Fascismo.
Bravo De Giovanni, a mio modesto avviso tra i migliori giallisti italiani!
Buona lettura