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Un BarLume di leggerezza
Eravamo quattro amici al bar. Citazione scontata, ma calza a pennello.
Solo che in questo caso i quattro portadentiera clienti del BarLume non vogliono cambiare il mondo, ma si divertono a scovare omicidi per passare il tempo..che sennò, deh, si annoiano.
"Non è che tutti gli anni possono ammazzare qualcuno per farvi passare il tempo" dice Massimo il barrista con due erre, laureato in matematica, divorziato e alle prese con quel Gorgonoide della sua vicina che cucina fritto dalla mattina alla sera (ma avrà la sua punizione).
Simpatico umorismo con la giusta cattiveria toscana, tra padani che minacciano di far causa per un cappuccino, curriculum vitae al limite del -purtroppo- possibile e quattro vecchietti che, sotto l'olmo di un bar, si godono la vita alla faccia di medici pedanti e mogli noiose.
Beh, che dire? Grazie a Marco Malvaldi che ci fa divertire con le sue intuizioni brillanti e divertenti sull'intricato cosmo umano dove forse, alla fine, le cose più soddisfacenti sono un buon caffè e le curve della Tiziana.
Nel mezzo, tra una gazzetta dello sport e una partita a carte, si può anche leggere Lucrezio e la traduzione dell' "Ecclesiaste" di Erri de Luca.
Tutto fa brodo, tutto fa vita.