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MONTALBANO INVECCHIA E NON CI STANCA MAI
Da qualche tempo Camilleri riflette sulla vecchiaia e i suoi inghippi, sulle debolezze che gli anni portano con sè, così simili a quelle adolescenziali.
Con quest'ultimo libro, però, arriva a un bivio e dalla caduta nel buio della perdizione giungerà una grande svolta personale per il nostro Commissario Montalbano.
Dispiace dirlo, ma lo stile di Camilleri è dieci metri sopra il cielo rispetto a quello di altri giallisti come Marco Malvaldi che, pure anch'egli edito da Sellerio, ci svela troppo spesso l'artificio del pensiero e della scrittura.
Camilleri no: da anni ci intrattiene con i suoi personaggi di siciliana loquela, e da anni non ci annoia perchè quei personaggi sono reali, e riescono a seguire i cambiamenti dell'autore senza farcelo troppo notare.
E "Una lama di luce" ne è bellissima conferma.