Dettagli Recensione
Se Becky Bloomwood diventa medico legale
Prendete un personaggio di un libro di Sophioe Kinsella e trasportatela a Roma a fare la specializzanda in Medica Legale. Aggiungete guai sentimentali, scarsa fiducia in sè stessa e superiori infimi e burocrati, shakerate con un omicidio che tocca i quartieri alti romani e... TADAAAN! Ecco a voi il romanzo d'esordio di Alessia Gazzola, piccolo caso comemrciale divenuto famoso col passaparola.
Ed il successo, non posso negarlo, è meritato. Illibro si fa leggere, è divertente, non banale ed è facile immaginarsi nei panni di Alice, specializzanda in Medicina Legale svanita e con la fobia delle autopsie.
Carina anche l'idea di inserire strofe di canzoni nella narrazione, ben delineati i personaggi anche se (sono cinica, lo so) ho riscontrato un eccesso di bontà: cara Alice, la vita evra è molto più cattiva!
L'unica cosa che mi ha infastidita un po' (e per cui non ho dato quattro stelle) è il finale: buonista e "aperto" con il termine di un pilot di un telefilm. Va bene lasciarsi la strada aperta per un seguito (che poi c'è stato), ma ci sono dei limiti!!!!