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"Il pontile sul lago" di M. Polillo - Commento di
Ne “Il pontile sul lago” di Marco Polillo ritroviamo alcuni personaggi già presenti in “Corpo morto”, la precedente avventura tinta di giallo vissuta sulla costiera amalfitana dal vice-commissario Enea Zottia. Infatti, oltre al protagonista, anche in questa storia vi sono la bella Serena (la donna che è tornata dal passato per far breccia nel cuore del vice-commissario alle prese con il suo sfortunato matrimonio) e l’amico notaio, Fabio Massimo Vattuone.
Ed è proprio il padre di quest’ultimo che viene ritrovato cadavere sul pontile della sua bella villa sul lago d’Orta. L’ex professore di greco e di latino è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco e, dinnanzi agli occhi degli investigatori, balza subito un particolare sorprendente: nel giardino è cambiata la posizione di una delle quattro statue, raffiguranti le stagioni, originariamente rivolte verso il lago. In concomitanza dell’omicidio, infatti, la statua della primavera è stata orientata in modo da voltare le spalle al lago. Che significato simbolico ha inteso attribuire l’assassino a questo dettaglio? La domanda se la pone sin dall’inizio Zottia, convinto che la risposta a questo quesito potrà portare a individuare il responsabile dell’omicidio.
Indagando, il vice commissario mette a fuoco – nella vittima - il profilo di un uomo dispotico, donnaiolo, con una strana passione per la fotografia. E con una mania per l’autoscatto: fotografare le sue amanti in prossimità della statua della primavera, riservando a se stesso quella dell’inverno …
Il romanzo è pervaso da un’atmosfera alla Agatha Christie, perché l’assassino va ricercato nella cerchia dei personaggi della storia: i tre amici superstiti di Gennaro, frequentatori del bar in riva al lago, il medico del paese, Tibiletti, e l’avvocato Favinio.
Marco Polillo, per questa nuova avventura di Enea Zottia, offre non soltanto l’occasione per una piacevole lettura, ma anche qualche spunto di riflessione su sentimenti e natura umana. E sceglie per una storia di misfatti e amori un'ambientazione lacustre che evoca un’illustre tradizione della narrativa italiana (Manzoni, Fogazzaro, Piero Chiara, Andrea Vitali …) e che è tanto cara a …
… Bruno Elpis