Dettagli Recensione
Le tre domande
Premetto che non avevo mai letto nulla di questo scrittore, attratta dalle buone recensioni e dalla tanta pubblicità ho deciso di intraprendere la lettura.
Devo dire che il suo modo di narrare mi ha saputo prendere dalla prima all’ultima pagina.
I capitoli brevi invogliano il lettore a scoprire al più presto che cosa accadrà alla fine della storia.
L’autore narra la sua storia con estrema chiarezza, in maniera onnisciente, miscelando fatti reali con parti inventate senza mai far perdere carattere alla vicenda principale.
Si tratta di un romanzo breve, sono solo 176 pagine, nelle quali Carrisi ci racconta: di antiche leggende, di guerra, del Titanic e di amore.
Probabilmente in occasione dell’anniversario dell’affondamento del Titanic l’autore ha deciso di metterci a conoscenza di questa storia che aiuta il lettore a far trovare delle risposte alle tre domande che troviamo nel libro:
- Chi è il prigioniero che è stato catturato?
- Chi è Gutzman?
- Chi era l’uomo che fumava sul ponte del Titanic?
Passiamo alla trama.
È il 1916, durante la Prima Guerra Mondiale ed alle pendici del Monte Fumo gli austriaci si stanno difendendo dagli attacchi degli italiani.
Durante la battaglia viene catturato un soldato italiano ed un medico austriaco dovrà interrogarlo.
La loro conversazione durerà una notte immersi tra le nuvole di fumo prodotte dalle sigarette rollate dal dottore austriaco per il soldato italiano.
Questi due uomini scopriranno a mano a mano che le loro vite sono legate.
Il prigioniero italiano narrerà vicende di guerra, viaggi strabilianti e racconti pieni di fantasia.
L’autore è diventato il nostro cantastorie attraverso la bocca del soldato italiano, ci narra di vicende incastrate una nell’altra e che hanno come sfondo la guerra, ci guiderà dalla prima all’ultima pagina senza rendercene conto.
Un libro veloce adatto a tutti, una storia di tempi lontani e di paesi altrettanto lontani.
Un romanzo che mi sento di consigliare a tutti perché Carrisi con le parole più semplici riesce ad ammaliare il lettore ed a tenerlo con gli occhi incollati fino alla fine.
Cosa posso aggiungere? Buona lettura!
“-Un giorno nel futuro-, mi diceva Gutzman, - tutte le famiglie all’ora di cena avranno qualcuno che si siederà a tavola con loro e gli racconterà delle storie. Sarà una cosa normalissima, vedrai. Come avere il teatro in casa-“
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