Dettagli Recensione
Bello!!!
Tre aggettivi. Il primo è sorprendente. La scrittura di Mazzoli, perfetta per le vicende che racconta, usa parole, punteggiatura, formato grafico, spazi e interlinee come se fosse la tavolozza di un pittore. Le usa per raccontare l’azione ma anche per trasmettere lo stato d’animo del protagonista. Finendo per dare una forma fisica ai pensieri del protagonista, ai suoni e perfino ai silenzi, che vengono percepiti senza bisogno di essere descritti. Il secondo aggettivo è sgradevole. Raramente mi è capitato di fare la conoscenza con un personaggio più sgradevole di Orazio de Curtis. Volgare, egoista ed egocentrico, misogino, cattivo, sporco e depravato sessualmente. Una figura che rimane nella testa anche dopo avere finito di leggerne la storia. Terzo aggettivo: disturbata. La storia che narra Mazzoli è riprovevole e disturbata, scorre densa e materica come la lava di un vulcano. E come la lava di un vulcano incenerisce tutto quello che trova sulla propria strada. Quindi: lettura sorprendente e una scrittura geniale al servizio di una storia adatta solo a cuori foderati d’amianto. Pesante. Recensione tratta dal mio sito www.lassaggialibri.it