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"Niente di vero tranne gli occhi"
I romanzi di Faletti mi sono sempre piaciuti con qualche riserva, forse per lo stile, forse per la trama o per il modo di caratterizzare i personaggi, ma nonostante questo “Niente di vero tranne gli occhi” mi ha convinta.
Siamo a New York, la città dove tutto è possibile, anche l’omicidio del famoso quanto discusso pittore Gerard Marsalis, meglio conosciuto come Jerry Kho. A complicare l’indagine sulla morte di un personaggio così in vista e con una vita così piena di eccessi, intervengono due particolari: primo, il padre della vittima è il sindaco di New York, secondo il cadavere è stato posizionato in modo tale da ricordare Linus, uno dei personaggi dei Peanuts.
Questo dettaglio, taciuto ai media, è quello che più sgomenta gli investigatori presenti sulla scena del crimine, tra i quali figura anche Jordan Marsalis, fratello del sindaco. Jordan non fa più parte della polizia a causa di una torbida faccenda che ne ha causato l’estromissione. Viene però pregato da suo fratello di collaborare in via ufficiosa per tentare di trovare un filo in una matassa intricata come quella comparsa sotto i loro sguardi attoniti. Tanto più che l’assassino sembra abbia voluto lasciare loro un piccolo indizio: dopo Linus ci sarà Lucy.
Nello stesso momento, dall’altra parte del mondo, a Roma, troviamo Maureen Martini, commissario di polizia, che sta vivendo un momento molto particolare della sua vita: da una parte c’è l’amore, quello vero finalmente, con un famoso cantante americano, dall’altra il peso e la paura del processo che dovrà sostenere per l’accusa di aver ucciso un uomo. Questo limbo in cui sembra sospesa viene però spazzato via da un tragico evento che devia brutalmente il corso della sua vita e la condurrà proprio a New York, dove per uno strano gioco del destino, si troverà a collaborare con Jordan Marsalis alla corsa per trovare e fermare l’assassino dei Peanuts.
Un libro ben scritto, l’attenzione del lettore è sempre tenuta viva. L’azione si mescola alla suspense o a momenti di riflessione dei personaggi, tutti piuttosto ben delineati. Un bel thriller insomma, che soprattutto ha un finale di quelli da non credere ai proprio occhi. Anche se Faletti ce lo dice…è proprio a loro che dobbiamo affidarci!