Dettagli Recensione
Povero di emozioni
Un'altro racconto che ha per protagonista l'avvocato Guerrieri, il quale stavolta lascia i panni dell'avvocato per diventare detective in una storia di droga e cattive amicizie. Al centro della trama, che si snoda tra Bari e Roma, la misteriosa sparizione di una giovane barese; i suoi genitori, nel tentativo di evitare l'archiviazione del caso, si risolvono a Guerrieri affinchè trovi nuovi elementi che possano tenere aperto il caso e far continuare le indagini.
A mio modo di vedere, Carofiglio si dilunga troppo nei monologhi del protagonista, nei suoi flashback, nelle sue chiacchierate con "l'amico sacco" a discapito della trama, del caso in sè, che risulta sterile, come se rimanesse in uno stato embrionale; questa mia impressione coinvolge anche la relazione con la barista, ex-maitresse e sua cliente Nadia, che inizialmente promette qualcosa di più di una semplice affinità d'animo, ma che poi non ha un'evoluzione. La scrittura risulta fluida, il libro si fa leggere, ma non mi ha suscitato alcuna emozione, se non nel finale...